Spiriti ribelli
- Autore: Gretelise Holm
- Genere: Gialli, Noir, Thriller
- Categoria: Narrativa Straniera
- Anno di pubblicazione: 2011
Scrivere un libro giallo ambientato ai giorni nostri non è semplice sia perché forse ce ne sono tanti e il rischio è di raccontare storie già note, sia perché interessare il lettore con un’opera che dovrebbe condensare ritmo, suspense e anche qualche spunto di riflessione come ogni racconto di questo genere che si rispetti richiede buone doti narrative.
"Spiriti ribelli" della scrittrice danese Gretelise Holm (titolo originale dell’opera "Forhaerdede selgemytter" pubblicato in Danimarca nel 2009 e in Italia da Lantana nel 2011 con la traduzione di Bruno Berni) fa parte del cosiddetto genere minicrimes, ma si distingue per il linguaggio mai duro, per l’originalità dell’ambientazione e della trama. La storia si svolge nella Danimarca, in particolare nella sua capitale Copenaghen, e vede protagonista il commissario capo di polizia Rolf Greve chiamato a risolvere il caso di un misterioso omicidio avvenuto nella cripta della Lukaskirke (in italiano chiesa di S. Luca) del suo pastore. Eske Abild, questo è il nome del prelato, viene trovato dal sagrestano Michael Jensen riverso in una pozza di sangue con il cranio rotto e con una in mano una croce. Questa è l’unica immagine violenta del libro, che può essere apprezzato anche da chi non è un appassionato di questo genere per la sua scorrevolezza, la buona caratterizzazione dei personaggi e l’interesse che la sua narrazione mantiene incuriosendo il lettore per tutto il suo svolgimento. Il pastore Eske Abild, prima di essere colpito alla testa, è stato avvelenato e quindi il commissario Rolf Greve deve scoprire se si tratti di un unico colpevole che ha voluto accertarsi della morte dell’uomo o di due diverse persone che hanno agito separatamente. Le indagini devono far luce sulla realtà della chiesa luterana danese, una vera e propria chiesa di stato, al cui interno avvengono giochi di potere, intrighi, cospirazioni, strategie politiche e lotte davvero insospettabili che finiranno per intrigare almeno in parte anche l’ateo commissario Rolf Greve. Il suo lavoro viene a complicarsi per il suo personale coinvolgimento nella vicenda dopo aver conosciuto ed essersi innamorato della pastora Margrethe Kalo scelta nella Lukaskirke per sostituire momentaneamente per sostituire Eske Abild, che oltre ad essere interrogata, diventa a un certo punto una possibile indiziata. Il commissario non è sposato, non ha figli e non è mai riuscito a costruire una relazione stabile con una donna e oltretutto il legame con sua madre, i due infatti abitano uno di fronte all’altra, è sempre molto forte nonostante lui abbia 38 anni. Questo caso porta un’importante ed inaspettata novità nella sua vita mettendolo in difficoltà per dover conciliare etica professionale e interesse personale.
L’autrice descrive una Danimarca moderna, aperta al cambiamento, ma anche fortemente secolarizzata dove sia la religiosità ma anche la semplice spiritualità sembrano fortemente minacciate dal materialismo dei nostri tempi. La Chiesa come istituzione si sente messa in discussione, al punto che i pastori spesso si trovano in contrasto tra loro sui metodi più efficaci per diffondere il Vangelo e non allontanare i fedeli. Si creano così due correnti principali:
- una più ortodossa, che ritiene sia giusto sostenere una predicazione della fede più tradizionale;
- l’altra che vorrebbe utilizzare un linguaggio e strumenti diversi che tengono conto dei cambiamenti della società e che possano con la modernità del messaggio diffuso attrarre un maggior numero di persone.
La differenza con i romanzi o i film danesi o nordeuropei in generale dei primi decenni del Novecento è davvero significativa, se si pensa alla forte sensibilità religiosa e alla profonda spiritualità di questi paesi in quell’epoca. Solo per fare un esempio basta ricordare il grande cineasta danese Carl-Theodor Dreyer e altri autori che raccontano una Danimarca dove la fede cristiana è al centro della vita quotidiana delle persone.
"Spiriti ribelli" è un libro che si legge volentieri perché tratta un tema importante senza essere didascalico, ma anzi con originalità e a tratti anche con ironia. Gretelise è autrice molto amata per i suoi gialli in Danimarca dove ha ottenuto anche prestigiosi premi e riconoscimenti e ha scritto anche libri per ragazzi e un romanzo di carattere femminista. I suoi due romanzi pubblicati fino ad oggi in Italia sono entrambi editi da Lantana. Questa casa editrice indipendente nasce nel gennaio 2011 a Roma e prende il nome dall’omonimo film del regista australiano Lawrence e si propone di diffondere opere letterarie che aiutino al confronto, alla comprensione grazie alle quali diffondere la cultura perché è "bene conoscere prima di giudicare". Credo che il lettore veramente appassionato abbia il compito di sostenere le piccole case editrici che svolgono in Italia un lavoro prezioso per diffondere le storie, le idee e gli autori di valore che ci permettono di avere uno sguardo nuovo sulla realtà.
Spiriti ribelli
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