Storia Contemporanea II. Il Novecento
- Autore: Tommaso Detti e Giovanni Gozzini
- Genere: Romanzi e saggi storici
- Categoria: Saggistica
Manuale universitario dedicato alla storia del XX° secolo, Storia Contemporanea II. Il Novecento (Bruno Mondadori, 2002) di Tommaso Detti e Giovanni Gozzini è un testo corposo ed esaustivo, seppur inevitabilmente datato, che, come il precedente volume dedicato alla storia dell’Ottocento, sviluppa un excursus del secolo breve incentrato sulla storia politica, economica e istituzionale.
Nei ventuno capitoli che compongono il manuale l’attenzione maggiore viene dedicata ai grandi eventi che hanno contrassegnato il Novecento: i due conflitti mondiali, la rivoluzione russa, la guerra fredda, la grande crescita economica postbellica con la collegata affermazione del liberalismo, i movimenti libertari del Sessantotto e la crisi che ha contrassegnato gli ultimi decenni.
Dei due grandi conflitti, oltre alle vicende belliche, vengono lumeggiate accuratamente le cause politiche ed economiche che li produssero. Riguardo agli anni della grande depressione del ’29 che precedettero la seconda guerra mondiale, viene ricordato, ad esempio, come
"La crisi economica mostrò come un sistema finanziario interdipendente, che ne favorì la diffusione mondiale, non potesse coesistere con il protezionismo commerciale, che impedì la libera circolazione delle merci e quindi una ripresa duratura. (...) i maggiori paesi accentuarono la spinta protezionista, che in Germania e in Italia condusse a vere e proprie forme di autarchia. I tentativi di invertire questa tendenza, come quello di trasformare il settore danubiano-balcanico in un’area di libero scambio, fallirono miseramente (...). Nel 1930 la Germania avanzò la proposta di un’unione doganale con l’Austria e richiese la parità con gli altri paesi sulla questione degli armamenti. La conferenza sul disarmo svoltasi a Ginevra nel 1932 dovette registrare l’apertura di un conflitto tra le potenze vincitrici in merito alle tematiche revisioniste"
Se l’attenzione principale è rivolta allo scenario europeo di cui, oltre all’Occidente, si considera a più riprese la storia dell’Unione Sovietica e l’evoluzione del socialismo reale, molte pagine sono dedicate anche agli Stati Uniti, all’Africa, di cui si considerano le vicende collegate alla decolonizzazione; alla Cina e più in generale al continente asiatico e al suo recente, impetuoso, sviluppo.
Rispetto al volume precedente un’attenzione maggiore viene dedicata alla storia sociale e culturale, con un sguardo rivolto principalmente alle questioni sociologiche strettamente collegate a quelle storiche. Nella trattazione della storia della seconda metà del secolo, interessanti pagine con opportuni riferimenti anche al background culturale, vengono dedicate alla nascita della contestazione giovanile e ai movimenti femministi che lottarono per i diritti delle donne. Altra tematica estremamente rilevante di cui si forniscono le coordinate principali è quella della rivoluzione tecnologica che ha contrassegnato gli ultimi decenni del Novecento e che ha prodotto vasti effetti anche sul mercato del lavoro. Di particolare interesse risulta, infine, l’ultimo capitolo del testo, dedicato alla globalizzazione:
"Le economie sviluppate si ritagliarono la funzione di "teste pensanti" dell’economia mondiale, accentrando i ruoli gestionali, strategici e finanziari e realizzando prodotti ad alto valore aggiunto, elevato contenuto tecnologico e ridotto impiego di manodopera. Viceversa le economie in via di sviluppo attirarono le produzioni tradizionali a basso valore aggiunto e alto contenuto di lavoro umano.
Molte di queste trasformazioni erano connesse alla rivoluzione informatica. Era infatti la possibilità di trasmettere informazioni in tempo reale per via telematica a consentire che masse sempre più ingenti di capitali si spostassero sempre più in fretta sulle piazze finanziarie del mondo e intere fasi del ciclo produttivo industriale venissero controllate a distanza. (...) i servizi più diversi (...) divennero accessibili senza muoversi da casa; il contatto tra le persone – dagli incontri d’affari alle conferenze scientifiche, dai percorsi di istruzione e formazione all’uso comune del tempo libero – poté essere modulato e personalizzato a seconda delle necessità e svincolato dalla prossimità fisica"
Il testo lineare e dalla spiccata impostazione didattica è arricchito da utili schede di approfondimento poste alla fine di ogni capitolo che illustrano alcune categorie essenziali attraverso l’analisi delle principali tendenze storiografiche. Rispetto al volume precedente risultano più validi gli apparati grafici e le illustrazioni che, specie nei capitoli finali, illustrano dati statistici, demografici ed economici. Nella parte finale del libro è possibile consultare alcune mappe a colori, necessarie per comprendere soprattutto i cambiamenti avvenuti, nel corso del secolo, nei confini delle varie nazioni. Il manuale è corredato anche da una bibliografia, esaustiva seppur anch’essa abbastanza datata e da un utile indice dei nomi.
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