Storia dei Mediterranei. Paesi, culture e scoperte dal tardo Medioevo al 1870
- Autore: Autori vari
- Genere: Romanzi e saggi storici
- Categoria: Saggistica
- Anno di pubblicazione: 2019
Il sottotitolo di copertina significa i contenuti di questo secondo volume che segue il primo ("Storia dei Mediterranei (1). Popoli, culture materiali e immaginario dall’età antica al Medioevo" di Aa.Vv) conducendo il lettore in un viaggio nello spazio e nel tempo nel Mediterraneo. "Storia dei Mediterranei. Paesi, culture e scoperte dal tardo Medioevo al 1870" è un libro che suscita particolare coinvolgimento in quanto percorre un periodo lungo e intenso in cui si rimane colpiti dal numero considerevole di grandi eventi e personaggi da Guglielmo di Ockham a Marco Polo, a Copernico e molti altri ancora.
Come indicato nell’introduzione si tratta di uno studio che è un secondo step di un progetto che si articola in quattro volumi con cui si intende investigare il Mediterraneo in maniera inusitata in un percorso interdisciplinare che si concluderà con la contemporaneità. È una pianificazione di ampio respiro diretta a porre in essere una summa della storiografia sul Mediterraneo.
Una raccolta di saggi di prestigiosi autori, legati da un fil rouge che dà continuità e valore all’intera opera, frutto di un valido lavoro di ricerca. Si susseguono i saggi di Emiliano Beri, Maurizio Brescia, Franco Cardini, Massimo Cultraro, Deborah Cvikel, Flavio Enei, Luca Lo Basso, Stefano Medas, Irena Radic Rossi, Renato Gianni Ridella, Eric Rieth, Carlo Ruta, Francesco Tiboni.
In questo secondo volume sia l’esperto che il semplice lettore, trovano un linguaggio semplice e aperto a chiunque si voglia accostare al fascinoso tema, espresso con linguaggio accattivante ed affatto ostico. Tutto con sullo sfondo un Mediterraneo che è stato spazio di commercio, cooperazione e scambi, ma anche topos di guerre sempre presenti nei diversi tempi. La modernità vuole essere il leit motiv di questo volume che tratta un periodo storico da molti inteso con accezione negativa come Medioevo, ma costituisce un tema controverso determinare la data che fa da spartiacque con la modernità.
Il passaggio alla modernità si è potuto realizzare per le innovazioni tecniche in diversi campi e quelle che riguardano il mare consentirono le grandi scoperte geografiche e scientifiche. Le innovazioni marittime segnano la differenza, la diversità di epoche in un contesto dove le navi muovevano il mondo in quanto si andava solo per mare, per il Mediterraneo.
Dal mare si perviene ad un grande progetto di comunicazione di civiltà e quindi di civilizzazione come pure di ricerche scientifiche che fanno andare oltre il pensiero, oltre i vecchi paradigmi scientifici e con questa opera si è cercato di interpretare questa interazione di fenomeni, intellettuali, geografici e tecnici che hanno permesso di traghettare il Mediterraneo e l’Europa nella modernità.
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