Storia della libertà di pensiero di Paolo Villaggio

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Può capitare che mentre diamo un’occhiata agli scaffali di una libreria del centro, la nostra attenzione venga richiamata da un libro dal titolo intrigante, del tipo appunto "Storia della libertà di pensiero". Può scattare in noi il desiderio di saperne di più, di approfondire una materia così interessante ed impegnativa come la filosofia del pensiero politico. Allora acquistiamo il libro con la speranza che non si tratterà certo di un mattone, perché scritto da un famosissimo attore, che ha allietato tante nostre serate al cinema o in tv.

Ecco allora una storia di uomini che con la loro filosofia ed il loro esempio hanno cambiato il corso dell’esistenza umana, anche se spesso e volentieri ne hanno poi pagato le conseguenze direttamente sulla pelle. Un’antologia di personaggi che va da Socrate a Giulio Cesare, da Cristoforo Colombo a Galileo Galilei, da Pietro Micca a Garibaldi. Abbiamo persino Adolf Hitler!
Una serie di biografie fatte di frasi famose, insegnamenti, vizi e virtù di uomini famosi, insomma tante cose che mai abbiamo potuto leggere sui testi di scuola.

Purtroppo ne esce fuori un libro che pare scritto soprattutto con il solo e prosaico intento di vendere, scadendo in talune pagine nin una volgarità del tutto fuori luogo. Se lo scopo era quello di affrontare un argomento serioso con leggerezza ed ironia, diciamo che l’approccio all’argomento lascia molto a desiderare. Un libro da leggere facendoselo prestare, e risparmiare così 14,50 euro.
Dopo queste pagine, sicuramente rimane per me più apprezzabile il Paolo Villaggio attore allo scrittore.

Recensione di Lorenzo