Storia di Roma di Paolo Scandaletti

Consigliare agli amministratori di Roma di leggersi “Storia di Roma”, l’ultimo libro di Paolo Scandaletti, non è una provocazione sarcastica, bensì un invito accorato a penetrare l’anima profonda e ad amare una città unica al mondo, perché per amministrare le città bisogna anche amarle.
Amore, rispetto e occhi nuovi per una storia antica, tutto questo e di più troverà chi leggesse la “Storia di Roma” (dalle origini alla caduta dell’impero), un altro tassello della collana Storie delle Città, che la casa editrice Edizioni Biblioteca dell’Immagine, come opera meritoria, edita da Pordenone, fornendo un assist prezioso che dalla provincia giunge alla Capitale, in questi tempi di ferro. Bella anche la copertina con una incisione del Colosseo in prima e in quarta.

Paolo Scandaletti ha inventato un genere nuovo, la cronistoria giornalistica che incontra la grande Storia, partendo dai fatti, attualizzandoli non solo distinguendo informazione e commenti storici. Per raccontarli allo scafato lettore postmoderno, eccolo scattare una fotografia impossibile dal passato, assumendo un punto di vista precedente e distante dal nostro, collocandosi nel preciso momento in cui la vicenda avveniva, contestualizzando l’accadimento. Racconta di incontri e scontri di civiltà, dei sogni, dei bisogni e delle speranze del cuore umano, così che i fatti trascorsi riescono a parlarci ancora oggi come fossero vivi, ci fanno immedesimare meglio, simpateticamente, coi nostri avi e con la cultura urbana della Penisola dalle mille città, mentre affiora l’imponderabile fattore umano che rende la Storia sempre nuova, anche quando il destino sembra già segnato.
Interessante la gestione che l’imperatore Teodosio fa dei Barbari migranti entro il limes, un precedente che anche i commissari UE dovrebbero leggere.

Chi è Paolo Scandaletti? Un curriculum troppo vasto per essere qui riassunto, diciamo che ha insegnato Giornalismo e Comunicazione a Roma, Chieti e Napoli; ha scritto una trentina di biografie di italiani illustri, per la RAI si è occupato della Grande Guerra, adesso pubblica la “Storia di Roma” e lo fa dopo la splendida “Storia del Vaticano”, che sintetizza in se stessa la storia mondiale ed è stata scritta per l’occasione dell’Anno della Misericordia di Papa Francesco.
Adesso passa all’Impero che con Caracalla dà la cittadinanza a tutti i liberi creando la prima Europa unita dalla certezza del diritto e dal latino, ciò che permette tra l’altro a Paolo Scandaletti di ripercorrere la nascita identitaria del nostro continente.
Un libro che si legge tutto d’un fiato, che ci spiega chi siamo oggi noi europei, partendo da Roma, facendo così controstoria in un momento in cui c’è chi cerca di denigrarci come latini e come italiani, un patriottismo dei fatti, non gridato ma ragionato, dati alla mano. I fatti parlano sempre se si ha il fiuto della notizia tanto che il già edito diventa fonte per il nuovo edito, sì che questa ultima fatica, last but not least, di Paolo Scandaletti, ci fa sperare in un futuro riscatto partendo dalla grande tradizione culturale che rende Roma ancora oggi una superpotenza culturale di tutto rispetto, che insegna a leggere e a scrivere a tutto il bacino del Mediterraneo, che può costruire ponti con l’Africa e l’Asia, proprio a partire dalle sue origini universalistiche.