Storie straordinarie per vite ordinarie. La realtà in gioco

Tutto cominciò con uno strano aggeggio che collegato al televisore di casa con qualche preoccupazione da parte della mamma: l’era dei videogiochi era cominciata. Così narra Luca Crovi che introduce questa antologia di racconti nata da un concorso per scrittori non professionisti che bazzicano nel mondo dei videogames e arricchita da alcune storie firmate da autori noti.

Il racconto che apre la raccolta, Kosplay di Tullio Avoledo, scritto in uno straordinario miscuglio tra un italiano standard a tratti commovente e vibrante e un gergo giovanilistico a colpi di K, x e w al posto della u, richiama il clima angosciante di Hunger Games e quello annichilito di Blade Runner.

I racconti vincitori del concorso stupiscono per la padronanza del mezzo narrativo.
Biospecie, scritto da Stefano Andriani, introduce alla speculazione filosofica rammentando l’atmosfera e i concetti basilari espressi nel ciclo di Matrix mentre Jornata Tediosa riporta un curioso lessico medioevale che sembra preso dai romanzi più noti di Umbero Eco. Thriller, horror, fantasy, fiaba, passato, presente e futuro si avvicendano in queste storie scritte nello stile più vario e che sono la più valida testimonianza di una felice unione tra l’antico (il libro da sfogliare) e il moderno, tra il mondo reale e quello virtuale.

Forse troppo lungo (quasi seicentocinquanta pagine), ma non meno avvicente. Ognuno troverà la "sua" storia e potrà scegliere se leggere ogni racconto dell’antologia o solo qualcuno.