Strade d’Italia - Paesaggi, itinerari e luoghi

I “Paesaggi d’Italia” sono visti come itinerari e luoghi da vivere nel loro insieme, nelle relazioni che sono costruite attraverso le strade e che consentono di avere quella percezione di uno spazio che è fatto di differenze, particolarità e unicità e che, assieme, danno la visione di un ambiente di vita. In nessuna parte d’Italia si perde la traccia della presenza umana, persino nelle montagne più impervie la presenza dell’uomo è testimoniata, eppure spesso la natura appare sontuosamente vittoriosa, nei boschi in quota, nelle ampie vedute delle aree vallive, nelle rare radure di spiagge senza bagnanti o con aspre rocce a picco sul mare. Le foto dei due volumi sono suggestive e particolarmente efficaci nel raccontarci parte del paesaggio, facendo da sfondo al racconto ed esplicitandone le didascalie. Ogni panorama, ogni veduta è un elemento nuovo, aggiunge sorpresa a sorpresa, suggestione a suggestione.

Il libro così, in due volumi, rappresenta un mosaico dei punti di vista delle lunghe passeggiate nei territori italiani. I percorsi attraversano strade panoramiche, spesso antiche, che incontrano luoghi ricchi di storia e di cultura. Diversi, e prestigiosi, gli autori dei vari itinerari. Ad esempio, Enrico Brizzi, bolognese, per le strade del Montefeltro ha scelto di utilizzare la vespa 125, fregiandola sul parabrezza di due distintivi del Touring e nel suo viaggio nota aspetti della vita quotidiana della città della chimera:

"quando smonti di sella, Arezzo tutta pare una dama immersa nel suo andirivieni di commissioni da giorno feriale, oppure brillante di primavera. Le ragazze sedute a chiacchierare sul prato hanno lineamenti che ti fanno pensare alle madonne degli stilnovisti e, insieme, invitano a credere che il meglio debba ancora arrivare".

Questi volumi sono ricchi di carte geografiche, fotografie e disegni che mostrano gli skyline delle catene montuose, fotografie meravigliose con efficaci spiegazioni. Nell’edizione del 2013 del volume Centro-Sud, viene giustamente sottolineato dal Presidente Touring Club Italiano, Franco Iseppi,

"Alla tradizione, anzi alla missione originaria del Touring Club Italiano, rimandano le idee di strada, di itinerario, di itinerario, di paesaggi e luoghi da esplorare e conoscere. Strade per la loro origine storica, appositamente percorse oggi, segnalate, cartografie, seguite curva dopo curva, chilometro dopo chilometro, come tracce capaci di legare i territori attraversati e di condurre alla scoperta della straordinaria rete di testimonianze significative e spesso poco note del patrimonio storico-artistico e ambientale italiano".

Da affezionata socia del Touring mi piacerebbe che nelle prossime edizioni fossero inseriti attraversamenti istmici tra Jonio e Tirreno (tra golfo "Scilletino e Lametino"), che hanno dato il nome Italia al nostro Paese e che rappresentano aree ricche di testimonianze storiche, architettoniche, archeologiche e una tale varietà di specie animali e vegetali, tradizioni demo-antropiche, da destare molto interesse e non deludere i più attenti viaggiatori.