Sudore di Jorge Amado

La povertà può essere vissuta in molti modi. La si può vivere con disperazione, con rabbia, con rassegnazione, oppure accontentarsi e gioire di essere vivi. “Sudore” di Jorge Amado è un libro triste, ma i suoi personaggi non sono tristi, amano la vita come se fossero ricchi.
Il libro fu scritto nel 1938 quando l’autore aveva solo 16 anni, ma già una personalità matura e soprattutto idee di giustizia sociale.

Trama - La storia è ambientata in un seminterrato dove "solo i topi non pagano l’affitto" e la miseria è dilagante mentre a poche strade di distanza la gente vive nel lusso.
I personaggi sono tanti e variamente miseri, ma a modo loro cercano di tirare avanti: c’è chi tenta di addomesticare un topo, ma senza riuscirci, chi vive di espedienti, chi si lega alla famiglia come unica risorsa, chi vive solo. E lo scrittore che osserva con sdegno quanto accade (e qui si intuisce la giovane età dell’autore) e alla fine la gente si ribella. Gli ultimi capitoli raccontano della protesta operaia che viene domata dalla polizia, ma non viene cancellata la speranza. Forse la miseria del porto non è rispettabile, ma la dignità è intatta.
“Sudore” è un romanzo in cui prevalgono i personaggi femminili come sarà tipico di altre opere di Amado che sanno affrontare la vita meglio degli uomini. Appartengono alle classi più infime ma sopportano il dolore ridendo. Spicca la figura di Linda, che insieme ad Alvaro Lima rappresenta la coscienza rivoluzionaria che lentamente si fa strada nei cuori degli abitanti del caseggiato 68 del porto di Bahia. Saranno protagonisti della rivolta di cui Alvaro cadrà vittima, a differenza di Linda che continuerà a combattere per la giustizia
perché

"la rivoluzione è una patria e una famiglia"

Qualcuno ce la fa ad elevarsi dalla miseria: è la ragazza dal vestito azzurro che sposerà un uomo ricco e che per tutto il romanzo è una presenza appartata.
E poi alla fine di tutto c’è il Brasile dai mille volti, dalla maschera allegra e dal volto triste e Amado sa bene coglierne il fascino. Ma non solo.
L’autore spera in un mondo nuovo in cui

"la gente non sarà più schiava dei ricchi"

Ed è tenendo in considerazione ciò che il libro può ancora essere letto.