Sulla riva del mare
- Autore: Abdulrazak Gurnah
- Anno di pubblicazione: 2021
Abdulrazak Gurnah, Premio Nobel nel 2021, è uno scrittore di origini tanzaniane naturalizzato britannico. Il suo romanzo Sulla riva del mare è stato pubblicato per la prima volta nel 2001 e nel 2021 la Nave di Teseo ne ha stampato una nuova edizione in lingua italiana (traduzione di Alberto Cristofori).
Un anziano di Zanzibar che, nonostante l’età avanzata, chiede asilo politico in Inghilterra si trova a vivere le difficoltà di chi immigra in Europa portando con sé un mondo diverso da quello di chi lo circonda. La vicenda fornisce il pretesto per raccontare la storia della Tanzania, paese nato dall’unione tra due realtà differenti: quella della costa e quella del vasto entroterra, che hanno trascorsi culturali diversi.
Le tematiche sono lo scontro di civiltà, i retaggi coloniali e le migrazioni del nostro presente, ma aggiungiamoci anche la decadenza del cosiddetto "Occidente" (anche se tale tesi affiora solo in alcuni passi e con una certa piattezza).
Gurnah sa scrivere bene, ha insegnato all’università e lo si capisce dalla sua capacità di trattare argomenti storici complicati presentandoli con modalità "divulgative" efficaci... eppure la trama che ha cercato di mettere in piedi non offre nulla più di questo e risulta simile a quelle di una marea di altri racconti che attualmente affollano gli scaffali delle librerie.
Sicuramente è affascinante assorbire delle nozioni sui costumi della terra d’origine del romanziere, questo non è certamente un aspetto comune, dopotutto in Italia non ci si imbatte di frequente in saggi storici sulla Tanzania, ma egli - almeno a giudizio di chi scrive - non riesce a trasmettere un sentimento, delle emozioni che raggiungano davvero il cuore del lettore. I riferimenti alla grande letteratura mondiale (Melville, le Mille e una notte) e le notizie sull’antichità dei commerci internazionali di Zanzibar non bastano a portare il contenuto del testo troppo distante dalla categoria delle curiosità folkloriche. A volte, invero, si smarrisce anche il realismo.
Gurnah si interroga su cosa andassero a cercare delle famiglie di coloni europei in una remota porzione dell’Africa, ma non si pone la stessa domanda riguardo agli arabi che erano già presenti nel medesimo territorio per lo stesso motivo: il loro guadagno e il desiderio di dominio.
L’autore, soprattutto, non riesce a rispondere al più grande degli interrogativi che vorrebbe affrontare, che è la condizione del migrante, qui trattata in maniera poco convincente anche declinata sotto la figura del naufragio esistenziale. Il risultato è incerto, debole, più simile a tratti ad un discorso tenuto da una cattedra. Al di là dell’obiettivo e della morale pensati da Gurnah, rischia di passare un messaggio diverso: naufragare senza un perché, non si sa dove, sbattuti tutti dalla vita come oggetti nella corrente, come se tutto questo fosse semplicemente lo zeitgeist della nostra epoca. Ma è forse possibile che dietro al titolo ci sia questo significato?
Non è tutto un insieme di tòpoi frequentatissimi e usurati?
Altri autori africani, pur senza ricevere premi, e magari stilisticamente meno raffinati, sono riusciti a fare di meglio: a commuovere di più, a far sorridere di più, a insegnare di più. Non è facile esprimere giudizi negativi davanti a un’opera che tocca temi delicati e dolorosi, ma un recensore deve essere del tutto onesto nei suoi giudizi e sulle sue impressioni.
Sulla riva del mare
Amazon.it: 19,00 €
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Sulla riva del mare
Lascia il tuo commento