Sunfall
- Autore: Jim Al-Khalili
- Genere: Fantascienza
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Bollati Boringhieri
- Anno di pubblicazione: 2019
Jim Al-Khalili è docente di fisica quantistica in Gran Bretagna e ha pubblicato saggi di divulgazione scientifica tradotti in tutto il mondo (il suo “La fisica del diavolo” ha conosciuto ben 11 edizioni). “Sunfall” (Bollati Boringhieri, 2019) è la sua prima opera narrativa e mi gioco la camicia che non sarà nemmeno l’ultima.
Da Isac Asimov a Carl Segan la letteratura fantascientifica conta svariati contributi di scienziati di fama. Sono dell’idea che Jim Al-Khalili farà ben presto parte del novero, con successo. Le 407 pagina dell’edizione italiana del suo romanzo d’esordio hanno tutte le carte in regola per intrattenere informando con estrema puntualità.
Scrittura piana, impalcatura credibile, eroi ed eroine connotati secondo le caratteristiche del thriller alla Crichton. “Sunfall” comincia come un catastrofico planetario, quindi veleggia fra thriller e sci-fi con ricadute politiche. La storia si svolge nel mondo (compreso il CERN di Ginevra), in un futuro prossimo (anno di grazia 2041), regolato dall’intelligenza artificiale e reso precario da diverse emergenze, prime fra tutte quella climatica – che ha già causato perdite ingenti in termini di vite - e quella che viene dal campo magnetico terrestre. Sempre più flebile, così che il pianeta è sposto alle emissioni mortali del Sole.
Il romanzo comincia all’insegna del fiato in gola, quasi in medias res: in Nuova Zelanda l’aurora australe appare a nord invece che a sud. A Nuova Deli, un aereo si schianta in fase di atterraggio per la compromissione dei satelliti di comunicazione, causata da una raffica di particelle ad alta energia provenienti dallo spazio. Su un’isola delle Bahamas si scatena un uragano di violenza inaudita. Sono segnali prodromi della fine del mondo: entro poche ore, straordinarie emissioni di massa coronale colpiranno la Terra. Per non seminare il panico, le autorità mondiali tacciono sulla verità e qualche pazzo è persino del parere che non esistano alternative all’estinzione di massa e ci mette del suo. La patata rovente (più che bollente) passerà in primo luogo a quattro scienziati - due uomini e due donne - che facendo leva su coraggio, sapere scientifico e dosi di inventiva cercheranno di salvare il salvabile impegnandosi in una lotta contro il tempo. Questo è lo scenario ad alta tensione su cui poggia “Sunfall”. Il resto è giusto scoprirlo leggendolo, peraltro con poca fatica malgrado le nozioni scientifiche su cui poggia. Dato il periodo: una lettura intelligente per le vacanze.
Sunfall
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2041: l’indebolimento del campo magnetico terrestre ha reso il nostro pianeta estremamente vulnerabile ai sempre più frequenti attacchi da parte del sole. Pian piano, segnali quasi impercettibili all’uomo della strada rivelano agli esperti una terribile verità: è imminente un’espulsione straordinaria di massa coronale che potrebbe distruggere la Terra. L’unica speranza per il genere umano è riuscire a invertire la polarità. Ma chi potrebbe farlo? E in che modo? E… siamo davvero sicuri che l’interesse di tutti sia evitare la catastrofe, o qualcuno rema contro?
Primo romanzo uscito dalla penna dello scienziato e saggista Jim Al-Khalili, questo “Sunfall” ci proietta in un mondo ipotetico, ma neppure troppo: l’autore non ha voluto ovviamente prescindere dalle nozioni scientifiche e ha costruito questo romanzo su di una base assolutamente realistica, per quanto, a volte, molto semplificata. In pratica, quello che l’autore vuole comunicarci è che non è del tutto da escludere che si realizzi, in un futuro non troppo remoto, una situazione come quella descritta nel libro. L’uomo sta tirando la corda all’estremo, e la Terra non ci asseconderà in eterno, sembra volerci dire Al-Khalili. Sbaglierebbe, però, chi pensasse di trovarsi davanti a un romanzo basato sugli ultimi movimenti ecologisti e sulle loro catastrofiche previsioni, anche se catastrofica la storia lo è in abbondanza, e anche se il principale nemico è rappresentato da qualcuno che incolpa l’umanità e i suoi crimini contro il pianeta della probabile, anzi auspicabile, estinzione dell’uomo.
Sarah, un fisico presso l’Istituto di Scienze Solari di Rio de Janeiro, è la prima a rendersi conto, quasi per caso, della situazione. Catapultata al centro dell’attenzione dei mass media, che la subissano di domande circa il pericolo e come affrontarlo, Sarah viene contattata da Shirin, una giovanissima hacker israeliana che, solo per sfida, è venuta in contatto con documenti segretissimi che sembrano suggerire che qualcuno, molto in alto, fosse al corrente della situazione. L’incontro con Marc, uno scienziato provato dalla fine del proprio matrimonio, e col suo collaboratore Qiang, la mette davanti a una soluzione alternativa: da quel momento i quattro collaboreranno per far sì che il loro progetto venga accettato come soluzione praticabile, e per difenderlo dagli attacchi che, come prevedibile, arrivano da ogni dove. Anche da parte di qualche elemento insospettabile...
Malgrado l’accuratezza delle spiegazioni scientifiche, il linguaggio usato nel romanzo è semplice e intelligibile a tutti, e questo ne fa un libro sicuramente di valore, in quanto realistico ma, allo stesso tempo, di facile fruizione. Resterebbe deluso, però, chi si aspettasse un romanzo distopico: si tratta piuttosto di (fanta)scienza propriamente detta, che vira piuttosto sul catastrofico, con qualche venatura di rosa. Inoltre, come spesso succede, la risoluzione della storia viene lasciata agli ultimi due o tre capitoli, e questo fa sì che le situazioni di tensione si stemperino un po’ troppo in fretta, non lasciando abbastanza suspence e non tenendo il lettore sulla corda più di tanto. Anche il colpo di scena finale non è perfettamente celato, anzi, abbastanza intuibile già dalle prime pagine. Certo, considerando che non abbiamo a che fare con uno scrittore professionista, il risultato è più che apprezzabile e si lascia leggere anche da chi non abbia grande familiarità con la scienza.