88 anni fa nasceva Sylvia Plath. Vogliamo ricordarla oggi con una delle sue poesie più toccanti e significative. Ma prima c’è una storia da raccontare. Lui è un poeta inglese, lei una poetessa americana. La loro tragica storia d’amore ha sempre attirato l’attenzione di lettori e appassionati di letteratura.
Hughes fu Poet Laureate in Inghilterra dal 1984 fino alla sua morte nel 1998; Plath ha firmato un capolavoro quale La campana di vetro. I due si sono sempre influenzati a vicenda, sia nella vita che nelle loro opere. Quella di Sylvia Plath e Ted Hughes non è soltanto una storia d’amore, ma anche di morte. Non soltanto perché si è conclusa con il terribile suicidio di lei nel 1963.
Sylvia Plath e Ted Hughes sono stati sposati per sette anni. I due si incontrano a Cambridge dove frequentano l’università. L’attrazione fisica tra di loro è impossibile da frenare e frequentandosi scoprono di avere uno spirito affine e una propensione alla poesia. Innamoratissimi, si sposano nel 1956. Del loro matrimonio si sa che fu felice nei primi anni e devastato da profonde crisi in seguito, che Hughes fu infedele e che Plath si tolse la vita, dopo aver messo in sicurezza i bambini, infilando la testa nel forno. La loro relazione oscilla sempre tra sostegno e dipendenza, amore e ricatto, senso di inferiorità e potere. Vita e morte.
Sylvia Plath e Ted Hughes: vita e morte
Soprattutto nei primi anni della loro relazione fu Sylvia Plath a spronare Ted Hughes aiutandolo a realizzare il suo sogno: quello di pubblicare poesia. La carriera letteraria di Hughes inizia a spiccare il volo già dal 1957, quando, dietro incitamento della moglie che lo spinge a partecipare a un concorso di poesia, Ted lo vince e inizia a pubblicare.
Al contrario però, il talento di Sylvia Plath rimane nell’ombra e la sua carriera fa fatica a decollare. La coppia si trasferisce diverse volte tra Stati Uniti e Inghilterra, stringendo rapporti con personaggi più o meno influenti del panorama editoriale dell’epoca.
Sylvia Plath sarà per sempre ossessionata dalla morte del padre, che perde da bambina. Ma l’oscurità e l’oblio l’attrarranno sempre e ciclicamente durante la sua vita: tenta il suicidio la prima volta da giovanissima, a soli 21 anni. Perde un bambino a causa di un aborto durante gli anni del matrimonio. La depressione non la lascia mai del tutto, fin da quando è una ragazzina.
Ted Hughes, dal canto suo, era estremamente affascinato dalla Cabala, e sembra che diverse volte i due, insieme, abbiano partecipato a sedute spiritiche usando una tavola ouija.
La morte dunque è sempre stata presente in questa relazione, fin dall’inizio.
E continua a perseguitare Hughes anche a seguito del suicidio di Sylvia Plath: anche Assia Wevill, la sua seconda moglie, precedente amante, si toglierà la vita anni dopo nello stesso modo della poetessa americana: infilando la testa nel forno. Sfortunatamente porterà con sé nell’altro mondo anche la figlioletta dei due.
Molti anni dopo, anche il figlio di Plath e Hughes si toglierà la vita, quarantaseienne, impiccandosi.
Se la morte sembra essere stata presente fin dall’inizio in questa storia, lo è stata di sicuro alla fine.
Ecco l’ultima poesia scritta da Plath, poco prima di togliersi la vita. La poesia si intitola Orlo.
La donna ora è perfetta
Il suo corpo
morto ha il sorriso della compiutezza,
l’illusione di una necessità greca
fluisce nei volumi della sua toga,
i suoi piedi
nudi sembrano dire:
Siamo arrivati fin qui, è finita.
I bambini morti si sono acciambellati,
ciascuno, bianco serpente,
presso la sua piccola brocca di latte, ora vuota.
Lei li ha raccolti
di nuovo nel suo corpo come i petali
di una rosa si chiudono quando il giardino
s’irrigidisce e sanguinano i profumi
dalle dolci gole profonde del fiore notturno.
La luna, spettatrice nel suo cappuccio d’osso,
non ha motivo di essere triste.
È abituata a queste cose.
I suoi neri crepitano e tirano.
Conoscevate la tragica storia d’amore di questi due scrittori? Cosa avete letto tra le loro opere? Noi, a proposito della loro vita e relazione, abbiamo letto Tu l’hai detto di Connie Palmen edito da Iperborea e ve lo consigliamo assolutamente. Lo conoscete?
Vi aspettiamo nei commenti.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Sylvia Plath e Ted Hughes: una storia di amore e morte
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