The Hunger. Affamati
- Autore: Alma Katsu
- Genere: Horror e Gotico
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Newton Compton
- Anno di pubblicazione: 2018
Una spedizione di pionieri nel West, un percorso sbagliato, un inverno terribile 1846-47, troppe persone anche deboli, tanti bambini e la fame, spaventosa, che per i nativi americani di quei territori è un demone, che entra nell’uomo, lo devasta e poi si trasferisce in un altro. Non è solo un romanzo, è uno shock “The hunger. Affamati”, di Alma Katzu (Newton Compton, novembre 2018, 318 pagine, 12 euro cartaceo, 2.99 l’eBook).
A Stephen King è sembrato un gran bel lavoro (e se lo dice lui!), però sconsiglia di leggerlo al buio. Invece è esattamente quello che andrebbe suggerito, per fare apprezzare al massimo delle sue potenzialità terrorifiche questo thrillerone storico-horror: roba da far tremare di paura, quella vera, che respinge e al tempo stesso attrae irresistibilmente, portando a “divorare” quelle pagine.
L’autrice, Alma Katzu, è nata nel 1959 in Alaska e scrive romanzi di vario genere da quando ha concluso la collaborazione col governo federale, come analista nel settore dell’intelligence ed esperta in nuove tecnologie.
Per dare una traccia della trama si può azzardare che si tratta di una “zattera della Medusa” in versione terrestre. Dopotutto, il naufragio della fregata francese era avvenuto trent’anni esatti prima del disastro della spedizione Donner, la carovana dispersa nella Sierra Nevada, nell’itinerario dall’Atlantico alla California.
Cannibalismo, quindi, anche se non in mare, ma sulla terraferma e con qualcosa di oscuro in aggiunta, un terrore antico, quel quid di tenebra che fa tanto Stephen King. Non a caso, come si è detto, questo lavoro è tanto andato a genio al Maestro dell’horror narrativo.
Va precisato che i territori dell’ovest meridionale, nei quali si addentrano le famiglie di pionieri che affrontano questa tragica avventura (una storia di strizza pura in gran parte accaduta davvero a metà ‘800), erano popolati da tribù indiane che pare si dedicassero a sacrifici umani e riti che in Europa chiameremmo stregoneschi. A proposito di streghe: erano donne che sapevano manipolare vegetali e ricavarne medicinali se non veleni. Nel romanzo, la moglie del capo spedizione Donner raccoglie erbe selvatiche per preparare amuleti protettivi e dice di sentire voci, di avvertire presenze.
Un romanzo da paura, dunque. Sospeso tra reale e soprannaturale, non rinuncia a proporre situazioni decisamente macabre, irresistibili per gli appassionati del genere, porto al successo planetario proprio da Stephen King.
La vicenda narrata è in buona parte vera, sebbene Alma si sia presa non poche libertà, per incentivare il contenuto horror e l’impatto sullo stomaco dei lettori.
Occorrevano da da cinque ad otto mesi per completare il percorso dal fiume Kansas alla California. La spedizione guidata da George Donner si ferma ad un bivio in montagna, che altri in precedenza avevano pure raggiunto, senza però farsi tentare dal rischio di trascurare la via più sicura ma certamente più difficile per intraprendere l’itinerario alternativo, inesplorato sebbene molto più breve, a quanto si diceva.
Avevano già affrontato un bel po’ di guai ed era sparito il primo bambino, ritrovato orrendamente scarnificato, come macellato da “qualcosa che avesse una terribile fame”. La pista più corta porta verso un inferno di neve, ghiaccio, gelo, in un territorio arido e spopolato, anzi abitato da presenze oscure, molto più sinistre degli indigeni. Tanto accadeva alla fine del 1846.
Nell’aprile 1847, alcuni indiani vedono con meraviglia un uomo bianco camminare come un fantasma sul lago, ghiacciato dall’inverno più freddo del secolo. È l’ultimo superstite della carovana Donner. Perfino la squadra di soccorso inviata a salvarlo ha enormi difficoltà nel procedere, in un terreno scosceso e rotto, coperto da una neve che nasconde insidie, ad ogni passo.
Intorno, solo silenzio. Mano a mano che si fanno avanti, un greve fetore di decomposizione diventa sempre più forte, accompagnato dal sentore ferrigno del sangue. Si avvicinano ai capanni di fortuna che dovevano essere stati la dimora dei sopravvissuti. Insieme a due baracchette è tutto quello che resta, immerso in una spaventosa assenza di suoni. Tutti hanno la sgradevole sensazione che da dentro qualcosa di non umano, di arcaico, li stesse spiando. Non un rumore, non un verso, eppure spianano le armi, procedendo con cautela.
A terra, fuori, un libro di preghiere, un segnalibro confezionato con una striscia di nastro, alcuni denti. Ancora più avanti, ecco quella che sembra una vertebra umana, accuratamente ripulita della carne. Homo homini lupus, quello è il teatro di un incubo orribile divenuto realtà e tutto sta per rivelarsi davanti ai loro occhi.
Qualcuno avrebbe fatto volentieri marcia indietro, di corsa. L’odore nauseabondo e la sensazione d’essere osservati malevolmente bloccano alcuni di loro. Si rifiutano di procedere oltre, ma la porta del capanno è davanti. E si apre da sola…
The Hunger. Affamati
Amazon.it: 3,99 €
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: The Hunger. Affamati
Lascia il tuo commento