Tre cuori e un bebè
- Autore: Silvia Mango
- Genere: Chick-lit
- Anno di pubblicazione: 2012
Esce questa settimana per ARPANet uno dei libri più divertenti e frizzanti che abbia letto negli ultimi anni: “Tre cuori e un bebè” di Silvia Mango. Appartenente a quel genere spesso bistrattato che è il chick-lit (chi di voi non ha mai sentito parlare de “Il diario di Bridget Jones”, per intenderci?), questo romanzo presenta tutte le caratteristiche che l’hanno reso uno dei generi letterari più amati dalle donne di tutto il mondo: un mix esplosivo di allegria, romanticismo e umorismo all’ennesima potenza, il tutto sapientemente alternato a colpi di scena che vi terranno col fiato sospeso fino all’ultima pagina.
Giada ha trent’anni, lavora in una galleria d’arte ma proprio non riesce a rinunciare al suo sogno più grande: diventare chef, creare dolci e riscattare così la propria vena creativa bistrattata dai suoi due mefitici datori di lavoro, Profondo Rosso e Suspiria, padre e figlia, così strambi da dar vita a continui teatrini tragi-comici che come vittima vedono, manco a dirlo, la povera Giada. E sì, perché Giada è proprio una di noi: porta la taglia 46, il suo sport preferito è ingozzarsi di schifezze, ha la testa perennemente tra le nuvole, sogna il grande amore ma in realtà, anche se teoricamente di amori ne ha ben due, proprio non riesce a capire quale dei due faccia davvero al caso suo. Il suo cuore infatti è diviso tra Sandro, il fidanzato storico, tranquillo e in fondo un po’ noiosetto, e Paolo, il compagno di liceo, quello per cui ha sempre avuto una cotta e che si materializza all’improvviso nella sua vita, sconvolgendole le giornate e… il cuore!
“…e nessuno, io per prima, si capacitava di come avesse
potuto guardare me, proprio me, con la mia zazzera di capelli
ricci (okay, crespi) e il fisico piuttosto tornito (okay, diciamo pure tondeggiante).
Eppure Sandro mi ama sul serio, tanto da decidere di
trasferirsi in Francia per starmi vicino e cercare lavoro qui, in
un Paese che gli è estraneo, dove non si è mai ambientato come
invece è successo a me fin dalla prima volta in cui ho messo piede a Nizza.
E io, per ripagarlo, gli ho fatto una cosa orribile. Orribile!”
La scoperta di aspettare un figlio fa precipitare gli eventi, costringendola a una scelta.
Nel frattempo Anthony Bourdain, chef acclamato in tutto il mondo, è sbarcato in Italia per scegliere il suo futuro assistente: come resistere a un’occasione così ghiotta?! Peccato che la selezione avverrà presumibilmente pochi giorni prima del parto, e che nel frattempo il “Principe Azzurro” designato ne combinerà una di troppo…
Tra gag esilaranti, tradimenti veri o presunti, amicizie femminili “salvavita” e un pizzico si sensualità, arrivare alla fine di questo libro sarà facile e piacevole come finire il vostro cocktail preferito.
Noi donne, si sa, abbiamo davvero una marcia in più, e sono i libri così a spiegarci il perché.
Impossibile non ritrovare in Giada un pezzettino di noi, delle nostre paure, dei pasticci che riusciamo a combinare e di quell’inesauribile, instancabile voglia d’amore che talvolta ci fa prendere le decisioni più sbagliate. Perché il cuore a volte ci inganna, ma se sbagliamo siamo pronte a chiedere scusa, e, se non bastasse, a mettercela tutta per provare e riprovare tutte le volte che ce ne sarà bisogno.
Consigliatissimo a tutte le donne, a quelle che sono innamorate e a quelle che ancora stanno cercando il principe azzurro, a quelle che credono fermamente nell’amore e a quelle che hanno smesso già da un po’, convinte che l’uomo giusto sia stato mandato per sbaglio su un altro pianeta. Assieme a Giada ho pianto, ho sorriso, mi sono arrabbiata, ho sperato e ho tenuto il fiato sospeso, tanto che oggi, finito il libro, la considero davvero una mia amica, l’amica che tutte noi vorremmo avere!
Tre cuori e un bebè (ChickCult)
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Tre cuori e un bebè
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