Tre portoghesi sotto un ombrello
- Autore: Rodolfo Walsh
- Genere: Libri per bambini
- Categoria: Narrativa Straniera
- Anno di pubblicazione: 2017
L’albo illustrato “Tre portoghesi sotto un ombrello” che porta come sottotitolo “Senza contare il morto” (Gallucci Editore, 2017, titolo originale Tres portugueses hajo un paraguas, sin contar el muerto, traduzione di Ilide Carmignani, disegni di Inés Calveiro) è la versione per bambini di un racconto di Rodolfo Walsh (Lamarque 1927 - Buenos Aires 1977), considerato il fondatore del giornalismo investigativo in Argentina, che si oppose pubblicamente alla dittatura militare e per questo costretto alla clandestinità ed essere poi assassinato dagli squadroni della morte.
“Il primo portoghese era alto e magro. Il secondo portoghese era basso e grasso. Il terzo portoghese era normale. Il quarto portoghese era morto”.
Il commissario Daniel Hernàndez chiamato a svolgere le indagini, sull’assassinio del quarto portoghese, aveva chiesto ai tre uomini vestiti di scuro, se fossero loro i colpevoli. I sospettati avevano negato il loro coinvolgimento.
“Tanto meno io”.
Il commissario Hernàndez aveva messo i quattro cappelli dei tre indagati in fila sulla scrivania. Il cappello del primo lusitano molto alto e bagnato davanti, quello del secondo asciutto nel mezzo mentre quello del terzo era bagnato davanti. Il cappello del morto era bagnato del tutto. Gli ultimi tre copricapo erano bassi e dalla foggia tipo Borsalino.
“Che ci facevate a quell’incrocio?”.
Era stato un altro quesito del poliziotto. La risposta era stata che, a causa della pioggia, i tre uomini aspettavano il taxi.
“Chi ha visto che cosa è successo?”.
I reticenti sospettati avevano risposto che ognuno di loro guardava in una direzione diversa mentre il deceduto, ucciso da una pallottola alla nuca, era morto guardando a Ovest. “Chi reggeva l’ombrello?”, il cui colore era rosso brillante. Ovviamente i tre indagati, anche in questa occasione, si erano tirati fuori. “No, io nemmeno”. Neanche il letale sparo era stato avvertito, perché era una notte buia con tuoni e il primo portoghese disse “Io ci vedo poco”. I tre uomini avevano dichiarato che avevano visto il cadavere appena aveva smesso di piovere, di tuonare e “appena ha smesso di vivere”. La loro conseguente reazione era stata in ordine di successione: il primo uomo si era tolto il cappello, il secondo si era scoperto il capo e il terzo “i miei omaggi al morto”.
A questo punto toccava alla deduttiva mente di Hernàndez venire a capo dell’enigma.
“Uno ha ammazzato, uno è morto, gli altri due non hanno visto nulla”.
Con un semplice ragionamento basato sull’esame dei cappelli dei quattro portoghesi, il commissario Daniel sarebbe riuscito a trovare il colpevole dell’omicidio?
Il “giallo”, versione illustrata del racconto per bambini, che lo scrittore argentino pubblicò nel 1955 e che ha ricevuto una menzione speciale al Bologna Ragazzi Award 2016, con ironia e buon ritmo, avvicina i giovani lettori a temi drammatici, quali la dittatura e a ciò che ne consegue.
“Perciò è lui il colpevole”.
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