

Tutte le ore feriscono, l’ultima uccide!
- Autore: Alessandro Baratti
- Genere: Arte, Teatro e Spettacolo
- Categoria: Saggistica
- Casa editrice: Gremese
- Anno di pubblicazione: 2018
Vedi alla voce polar, ovvero genere cinematografico bifido, attestato allo scavallo ambiguo di noir e poliziesco. Crasi francese e brume, sperimentalismi, autorialità tutti francesi. Vedi alla voce polar, e poi vedi all’elenco dei registi sabotatori del genere. Jean Pierre Melville, per esempio: complesso, introverso, minimalista, cinefilo, ossessivo. Il suo cinema di rifrazioni (psicologiche, classiche, astratte, esistenzialiste), passa da opere sottovalutate e una manciata di capolavori. Tutte le ore feriscono, l’ultima uccide! fra questi ultimi.
È il mio film più personale. Questo può sembrare paradossale perché è ricavato da un libro.
dixit Melville medesimo, a un passo dall’ossimoro. Ma questo era il regista e questo è Tutte le ore…: un film formalmente sontuoso e trascendente. Il topos, il classico e il moderno. Un film ambiguo come i suoi personaggi. Una film d’autore, che si rispecchia nell’icona sporca e vissuta di Lino Ventura. In parallelo col romanzo di Josè Giovanni da cui è tratta la pellicola, il saggio di Alessandro Baratti ne mutua il titolo (“Tutte le ore feriscono, l’ultima uccide!”, Gremese 2018) e ne affronta le significazioni, recondite e manifeste, paradigma dell’esprit – contro-verso quanto fiammeggiante – di Melville.
Come individua Alessandro Baratti:
(…) nel corso del tempo sono esistiti almeno tre Melville e non sempre conciliabili tra loro. Il primo è quello della stagione del cinema libero e intransigente, che va da Il silenzio del mare (1947)… a Le jene del quarto potere (1958) (…) e’ il periodo dell’indipendenza produttiva che sfiora l’autarchia (…) Il secondo Melville, al contrario è quello consacrato alla riuscita commerciale (…), all’impiego di attori conosciuti e alla costituzione di narrazioni cinematografiche capaci di conquistare l’apprezzamento del grande pubblico quanto quello della critica (…) Il terzo Melville, infine, è quello del declino. Un declino caratterizzato dalla crescente disaffezione del grande pubblico e del prolungato disinteresse critico iniziato negli anni Settanta e protratto, salvo rare eccezioni, negli anni Ottanta.
Tutte le ore feriscono, l’ultima uccide! è un film-tour de force della serie anche i duri hanno un cuore: la storia di un evaso che collabora all’assalto di un furgone zeppo di platino e cade in un tranello della polizia, rivelando senza volerlo il nome di un complice. Per provare ai compagni di non essere un traditore, evade di nuovo dal carcere, quindi... L’analisi di Baratti si rivela minuziosa: seguendo il filo rosso di fedeltà e libertà rispetto al romanzo da cui Tutte le ore… è tratto, approda a un lavoro analitico puntualissimo, che come merito principale ha quello di invogliarti a rivedere (a studiare per bene) la pellicola. Questo libro fa parte della collana diretta da Enrico Giacovelli per Gremese “I migliori film della nostra vita”.

Tutte le ore feriscono, l'ultima uccide! di Jean-Pierre Melville
Amazon.it: 17,10 €
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Tutte le ore feriscono, l’ultima uccide!
Lascia il tuo commento