Giacomo Puccini: uno, nessuno, centomila. Compositore rivoluzionario e amatissimo dal pubblico, grande estimatore dell’universo femminile, amante dei motori, appassionato di caccia, famoso buongustaio, il celebre maestro è stato anche fotografo di talento e giardiniere esperto. Nel novembre 2024 l’Italia e il mondo si apprestano a celebrare il 100esimo anniversario della sua scomparsa con una lunga serie di eventi nei teatri e non solo. Ma è Torre del Lago (Frazione del comune di Viareggio, in provincia di Lucca), nella casa oggi museo che ha visto nascere tante delle sue opere, a dedicargli l’appuntamento che più gli somiglia. Sabato 12 ottobre, l’Auditorium Simonetta Puccini accoglierà una selezione di fotografie scattate dallo stesso Puccini. L’obiettivo di ogni scatto è puntato sull’amato giardino da lui creato intorno alla villa, come il titolo della mostra: Tutti i fior. Il Giardino di Giacomo Puccini nell’Archivio di Torre del Lago.
La villa museo di Giacomo Puccini a Torre del Lago
La Fondazione Simonetta Puccini, intitolata alla nipote del Maestro, apre gli archivi privati e regala un punto di vista inedito su una personalità geniale e multiforme. L’occasione è la terza edizione di Carte in dimora. Archivi e biblioteche: storie tra passato e futuro che, anche nel 2024 su iniziativa dell’Associazione Dimore Storiche Italiane, svela i patrimoni librari di castelli e palazzi storici. La villa museo di Torre del Lago non poteva mancare all’appuntamento. Tra le sue mura, scelte da Puccini e dalla moglie nel 1899 come residenza, sono nate Manon Lescaut, La Bohème, Tosca, Madama Butterfly, La Fanciulla del West, La Rondine e Il Trittico. La stessa casa è una creatura di Puccini. Il Maestro decide ristrutturazione e ampliamenti dell’originaria torre di guardia, sceglie personalmente arredi e decori con gli amici pittori che frequentano la villa. Ne fa il suo rifugio d’elezione:
Torre del Lago, gaudio supremo, paradiso, eden empireo, turris eburnea, vas spirituale, reggia …
La cura non si limita agli interni: specie nei momenti di svago e riposo il Maestro si dedica al terreno circostante. Così, con un’ambiziosa opera di riempimento, i nuovi proprietari ritagliano lo spazio limitrofo alla casa, sottraendolo alle acque del lago di Massaciuccoli che originariamente lambiscono le mura. Seguono anni di progettazione ed evoluzione: il compositore si occupa personalmente dell’inserimento di alberi e arbusti. Studia geometrie e definisce equilibri. E il giardino prende forma fino a diventare parco rigoglioso. Negli scatti dell’epoca si vedono lecci, glicini e bignonie, ciliegi, aranci, palme. Un tripudio di vegetazione che fa da sfondo a riflessioni e ispirazione. Nascono qui le più belle arie dell’opera italiana e il maestro è un giardiniere orgoglioso: fotografa personalmente la sua creazione con una Kodak formato Panorama, all’avanguardia per il periodo. Sulla pellicola si imprimono panorami e scelte di vita quotidiana che concedono uno sguardo sull’uomo e sul suo rapporto simbiotico con la natura: il risultato è non solo una mostra, ma un ritratto inedito, l’ennesimo, di un genio della musica multiforme. Intanto, annuncia la Fondazione che si occupa della villa, il giardino sarà presto soggetto ad un restauro completo teso a restituire all’area la forma originaria voluta dal celebre progettista.
Cara Topisia: le lettere tra Giacomo Puccini ed Elvira Bonturi
E i libri? Non mancano, ovviamente. Il bookshop presente nella villa, trasferito in estate negli spazi al primo piano, offre volumi ed edizioni dedicate al Maestro: ci sarà certamente anche l’ultimo nato della casa editrice Ricordi. Con la moglie Elvira, Puccini è protagonista di un carteggio intenso ed appassionato, un assaggio della vita che conducono a Torre del Lago. Oltre 450 documenti sono raccolti nel libro intitolato Cara Topisia e curato da Maria Chiara Bertieri nel 2024: il volume, presentato in estate proprio nelle stanze della villa, raccoglie le lettere scritte dal 1885 al 1907.
Per questa coppia che nasce nella clandestinità è un periodo non facile. Elvira Bonturi, quando incontra Giacomo, è moglie del commerciante lucchese Narciso Gemignani: Puccini la chiama Topisia mia lei ricambia. Le lettere coprono gli anni fino al matrimonio nel 1904, dopo la morte del marito di lei. Rivelano pensieri e riflessioni di due innamorati che condividono passione e grande confidenza. Ma, tra le righe, ci sono anche i problemi professionali del compositore, l’avvio di una carriera non facile, le difficoltà economiche e i primi successi, la quotidianità familiare, fino alle crisi di gelosia. Una traccia privatissima che offre una guida alla comprensione delle grandi passioni portate da Puccini sul palco dell’opera.
La mostra Tutti i fior. Il Giardino di Giacomo Puccini nell’Archivio di Torre del Lago sarà ospitata sabato 12 ottobre nell’Auditorium Simonetta Puccini e visitabile dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Tutti i fior. Il Giardino di Giacomo Puccini: a Torre del Lago in mostra le fotografie del giardino di Puccini
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Ho acquistato questo libro,atteso con molta curiosità e piacevole interesse,tre settimane fa.
Non capisco come mai in un’esaltazione corale,da parte delle istituzioni e blasonate associazioni nessuno si sia accorto dell’edizione pessima in cui si presenta questo libro!
Forse tutti gli investimenti fatti hanno fatto dimenticare chi è la casa editrice Ricordi(che ha "prestato"-me lo auguro vivamente-il suo nome) ad una stamperia ,ahimè, conosciuta ai soli centri commerciali locali per le loro locandine! La stamperia locale si è forse dimenticata alla fine che stava lavorando per la Ricordi visto che solo la rilegatura è l’unico pregio.Per di più non vorrei pensare che sia la Stessa Ricordi non abbia voluto investire in questo testo e quindi alla miglior offerente è stata ceduta....".... Topisia".
Detto ciò, mi auguro che per il secondo volume, qualcuno della Ricordi torni in se e faccia qualcosa affinché ,nei 70euro spesi da noi appassionati, ci possa essere il ricordo piacevole di quello che era la Ricordi.