Tutto ciò che sono
- Autore: Anna Funder
- Casa editrice: Feltrinelli
- Anno di pubblicazione: 2012
“Perché Dio ha salvato me e non tutti gli altri credenti?”
Era il 1933 di un lunedì freddissimo di gennaio quando Hitler prese il potere al grido di “Deutschland, Deutschland über alles”, cavalcando così lo scontento e l’orgoglio ferito del popolo tedesco, a causa della sconfitta nella prima guerra mondiale e della grave crisi economica che affliggeva la Repubblica di Weimar. Hans e Ruth erano nella loro casa di Via Schiffbauerdamm a Berlino, stavano ascoltando la radio e capirono immediatamente come sarebbe cambiata la loro vita. Lo stesso giorno alla stessa ora Dora Fabian, appena appresa la notizia che Hitler era il nuovo cancelliere della Germania, si reca nell’appartamento del suo amante Ernest Toller e mette in salvo due bauli di manoscritti. Scoperta e incarcerata, giurerà che le pagine erano andate distrutte. Una volta liberata, scappa all’estero, portando con sé tutte le carte.
“Tutto ciò che sono” di Anna Funder (Feltrinelli, 2012) è la storia di quattro giovani intellettuali ebrei di sinistra che hanno combattuto ognuno alla propria maniera l’ascesa nazista. E’ una riflessione amara sulla persecuzione degli ebrei e su chi e come ha contribuito a spianare la strada a quello che è stato il più terribile dittatore del Novecento. E’ la testimonianza di quattro attivisti della resistenza al nazismo che per tutta la loro lunga o breve vita hanno avuto stampato in faccia il senso di vergogna o di colpa di essere tedeschi.
Dopo un capitolo introduttivo, ritroviamo Ruth, sopravvissuta a cinque anni di prigionia nazista, nello studio del professor Melnikoff a Bondi Junction, nella periferia di Sidney, nel 2002 ormai alle prese con l’idroterapia quotidiana e i ricordi nitidi del passato. Nel capitolo seguente, invece, Ernst con un veloce backward nel 1939 detta le sue memorie in una camera d’albergo vicino al Central Park di New York alla sua segretaria, Clara. Nel frattempo Hans si è suicidato e Dora è morta esule in Inghilterra. Il romanzo ruota intorno alla personalità della Fabian che grazie all’autrice australiana riemerge da un ingiusto oblio.
Tutti i personaggi di fatto sono realmente esistiti e le loro storie sono state accuratamente studiate e ricostruite attraverso le due voci narranti, quella di Ruth fotografa e quella di Ernst scrittore che insieme ai loro compagni di vita hanno tentato di mettere in guardia la loro patria ma anche l’intera Europa del pericolo derivato dal potere di Adolf Hitler. “Tutto ciò che sono” è un romanzo narrato per amore della verità con maestria raffinata.
Tutto ciò che sono
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