Tutto cominciò con Tiffany di Christoph Marzi

“I rumori del suo mondo immergevano l’intero quartiere nella luce dorata della tarda mattinata, Brooklyn Heighs la salutò con il discreto frusciare delle foglie sugli alberi che bordavano le case di Montague Street, quelle costruzioni di arenaria le cui porte e finestre ammiccavano come tanti occhi, e che avevano tutte una breve scalinata davanti al portone d’ingresso”.

Faye Archer sensibile giovane donna di ventinove anni, non bellissima ma “nemmeno così invisibile da non suscitare la minima reazione”, viveva in un grazioso e silenzioso appartamento a New York arredato con poca spesa. Al centro della stanza c’erano un ampio divano e un vecchio pianoforte “messi schiena a schiena”. Faye, originaria di Redwood Falls, Minesota, dopo aver interrotto gli studi alla Columbia University “per vivere la vita come se l’era sempre immaginata”, si era dedicata alla sua grande passione: comporre musica, suonare la chitarra e cantare.

“Di tanto in tanto lei era un’artista” esibendosi nei locali con “un’atmosfera un po’ anni cinquanta”.

In una piacevole mattinata di settembre “Brooklyn di mattina era come una canzone appena iniziata: tutto procedeva lentamente”, Fay si stava recando al suo posto di lavoro, la libreria Real Books situata all’angolo tra Court Street e State Street. Il proprietario del negozio Mica Sagong, un coreano alto e saggio, muscoloso e sempre vestito di nero, era solito ripetere che i libri hanno un’anima, “è l’anima che trova il lettore”. La libreria era molto accogliente e intima: una scala a chiocciola divideva il pianoterra da quello superiore, dove si potevano leggere i libri comodamente seduti su due poltrone di vimini e due sedie a sdraio. Al piano inferiore sugli scaffali erano allineate le edizioni tascabili dei romanzi mentre enormi casse di legno custodivano libri usati e vecchie pubblicazioni. Lo scampanellio della porta d’ingresso fu “l’annuncio che quel giorno sarebbe accaduto qualcosa di speciale”, Fay non si accorse che in quell’istante la sua vita sarebbe cambiata per sempre. Un bel ragazzo, con una voce che aveva colpito profondamente Fay, era stato appena servito da Mica.

L’uomo stava acquistando un libro di Truman Capote “Colazione da Tiffany”. “Certe storie sono come melodie” aveva dichiarato il cliente. Ma Fay non aveva fatto in tempo a vederlo bene ma “solo da dietro”. La ragazza aveva, infatti, visto allontanarsi il misterioso cliente su uno scooter. Fay era sicura che su quanto era appena accaduto avrebbe potuto scrivere una canzone. Inoltre, la frase pronunciata dall’uomo non abbandonava la sua mente. Ma come Cenerentola l’affascinante sconosciuto aveva lasciato dietro di se una traccia: un quaderno con sopra scritto il suo nome Alex Hobdon. Il quaderno era “stracolmo di disegni, schizzi”, sembravano studi preparatori di un fumetto.

Appena tornata a casa Fay aveva preso contatto con Alex su Facebook, il quale la rassicurò che sarebbe tornato al negozio per recuperare il quaderno. Il giorno seguente il ragazzo era passato ma Faye in quel momento era assente. Poco male, perché Alex e Faye (il cui nome d’arte era casualmente Holly-Go!) avevano passato la serata a chattare parlando di loro anche per il piacere di conoscersi e fare amicizia.

Christoph Marzi, autore tedesco i cui romanzi sono stati tradotti in tutto il mondo e ha venduto oltre tremila copie in Germania, concepisce una trama avvincente e moderna, dove un nuovo modo di comunicare ha ormai invaso la nostra vita. Oggi appare più efficace e immediato, per tutte le fasce d’età, mantenersi in contatto tramite le nuove tecnologie a disposizione. Si creano così nuovi scenari nei rapporti interpersonali e con la conoscenza reciproca si riescono a raccontare cose che, nel contatto diretto non riusciremmo a dire.

“Aveva visto quell’uomo per pochi attimi soltanto. Nemmeno gli aveva parlato. Eppure era convinta che si era imbattuta in una persona del tutto speciale”.