Tutto quel buio
- Autore: Cristiana Astori
- Categoria: Narrativa Italiana
- Casa editrice: Elliot
- Anno di pubblicazione: 2018
Susanna Marino è tornata, ed è alla ricerca di un nuovo film introvabile, una pellicola maledetta come i suoi protagonisti davanti e dietro la macchina da presa. La giovane studentessa di cinema, appassionata di horror, stavolta dovrà svolgere il suo lavoro, la sua caccia, a Budapest, città gotica ed affascinante, immenso scrigno che contiene probabilmente l’ultima copia in celluloide del “Drakula halala”, primo film della storia del cinema in cui appare il personaggio di Dracula, precedente addirittura al “Nosferatu” di Murnau.
Questa la trama di “Tutto quel buio” (Elliot, 2018), nuovo romanzo della giovane scrittrice piemontese Cristiana Astori, degno seguito della sua conosciuta trilogia dei colori.
La protagonista è sempre lei, l’affascinante e coraggiosa Susanna, che si ritrova suo malgrado invischiata in un’avventura oscura, che scava dentro gli orrori più indicibili che possano essere perpetrati dal genere umano a danno dei suoi simili, dove il terrore vero non ha le fattezze del famoso vampiro, ma di una persona fidata.
Cristiana Astori dipana una matassa fitta di colpi di scena, personaggi forti e fascinosi, ambientazioni claustrofobiche ed eccitanti, momenti di suspance e paura, trascinando il lettore con sé per tutta la durata del romanzo, in uno stato quasi ipnotico. Alla fine non è più il ritrovamento del “Drakula halala” l’obiettivo di chi legge, ma sapere la verità sui personaggi che vi ruotano attorno, una verità che lascia con l’amaro in bocca, anzi sul collo.
“A volte neanche ci pensiamo, ma ci muoviamo su fili fragili. Su intrecci di vuoti e di ombre che neanche vediamo, e di cui non ci accorgiamo, ma loro sono lì, puntuali, e prima o poi ci chiedono il conto.”
Tutto quel buio
Amazon.it: 16,62 €
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Tutto quel buio
Lascia il tuo commento
La ricerca di un vecchio film, per di più ispirato al Dracula di Bram Stoker, di cui sono una fervida estimatrice mi hanno convinto alla lettura di “Tutto quel buio” di Cristiana Astori.
Susanna Marino, laureata al Dams, ha una propensione a cacciarsi in ricerche complicate e pericolose; in questa occasione, teatro della ricerca è la splendida Budapest, città ridente e solare al mattino, ma altrettanto gotica e suggestiva la notte; un ricco collezionista le chiede di scovare la pellicola di un film ungherese, il “Drakula halala”, primo lungometraggio sul personaggio, antecedente al “Nosferatu” di Murnau, ritenuto la prima apparizione su schermo del celebre vampiro.
Chiaramente la ricerca, in una città sconosciuta alla protagonista, come il suo idioma, renderanno il percorso difficile, lento e spesso inconcludente.
Se la trama colpisce il lettore per ambientazione, personaggi di contorno e trovate alla Indiana Jones, quello che non fa decollare la lettura sono i dialoghi, banali, oserei dire “infantili” e di poco spessore.
Peccato perché l’idea in sé cattura ma manca di quel substrato che ritrovo in romanzi più maturi.
Non ho letto la trilogia della scrittrice con cui ha conquistato il pubblico, le auguro di esercitare ancora la sua vena letteraria, verso risultati più corposi.