Uccidilo e lei vivrà
- Autore: Freda Wolff
- Genere: Gialli, Noir, Thriller
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Newton Compton
- Anno di pubblicazione: 2016
“Uccidilo e lei vivrà” (Newton Compton, 2016, titolo originale: Töte ihn, dann darf sie leben, traduzione di Fulvia Cardella e Astrid Armili) è il nuovo thriller psicologico di Freda Wolff, nome d’arte della coppia di scrittori tedeschi Ulrike Gerold e Wolfram Hanel, entrambi nati nel 1956 che vivono e lavorano per lo più a Hannover, reduci dal successo di “Lo strano caso della bambina in fondo al mare”, ai primi posti delle classifiche tedesche.
Un buon “giallo”, si vede anche dal Prologo, che deve contenere in poche pagine tutti gli elementi essenziali utili a tenere desta la curiosità del lettore, proprio come avviene in questo avvincente volume. Era stato
“un tintinnio di lamiera, proveniente da fuori, da qualche parte a pochi metri da lei”
che aveva svegliato Merette Schulman da un sonno profondo. La psicologa in un primo momento non aveva capito dove si trovasse, poi, a poco a poco, Merette aveva ricordato. La donna non si trovava nel suo appartamento a Bergen, bensì in una baita sperduta nel Sud della Norvegia nei pressi di Kristiansand in compagnia del suo ex marito. Jan-Ole le aveva fatto una sorpresa e aveva preso in affitto quella baita su per i monti e vicino a un lago, per una settimana. L’uomo era certo che quell’abitazione primitiva, priva di elettricità, acqua corrente, dotata di un fornello a gas e con il gabinetto all’aperto, parecchio distante da qualsiasi villaggio, fosse proprio quello che servisse alla coppia. Infatti sia Merette sia Jan-Ole, un ufficiale di polizia, avevano l’urgente bisogno di prendersi una pausa. Era più di un anno che non si muovevano da Bergen, da quando uno dei pazienti di Merette, Aksel Karlsen, un sociopatico, aveva rapito sua figlia Julia e la sua migliore amica. Merette era ancora perseguitata dagli incubi in cui si vedeva arrivare troppo tardi e non riusciva a salvare Julia. Jan-Ole aveva convinto Merette a darsi pace, ora Julia stava per finire la terapia e l’ex paziente della psicologa era rinchiuso in un ospedale psichiatrico giudiziario e non poteva più fare del male a nessuno. Serviva quindi un nuovo inizio, perché Merette e Jan-Ole erano tornati insieme dieci anni dopo che si erano lasciati, proprio quando era accaduta quella faccenda di Julia.
“Abitavano ancora separati, ma la loro relazione sembrava ormai sulla buona strada per riassestarsi”
Quando Merette si era accorta che Jan-Ole non si trovava addormentato nella brandina sopra la sua, si era diretta fuori. Alle cinque della mattina, in quel silenzio assoluto la volta del cielo era stellata, e Merette aveva riconosciuto il grande carro e
“il nastro scintillante della via lattea”
Un chiarore giallo-verdastro oltre il bosco, sull’altra riva del lago, annunciava l’inizio del nuovo giorno. Ma dove era andato Jan-Ole? Poi, all’improvviso, un urlo straziante che Merette non aveva mai sentito prima e che assomigliava al ruggito di una bestia feroce intrappolata in un angolo, pronta all’attacco. Eppure, allo stesso tempo, quell’urlo aveva qualcosa di umano. Corsa dentro la baita, Merette non aveva fatto ancora in tempo a chiudere la porta che era risuonato un secondo urlo e ancora quel grido altre due volte. Bisognava trovare il coraggio di uscire, in quella natura impervia e cercare Jan-Ole. Merette armata di un coltello, mentre nel frattempo la luce si era fatta talmente chiara che i contorni del bosco brillavano, seguendo l’istinto si era diretta verso la fattoria abbandonata che avevano visto al loro arrivo.
Qui, nella cucina della fattoria, Merette con raccapriccio aveva trovato Jan-Ole disteso a terra con il viso rivolto verso il pavimento, sulla nuca una grossa ferita. Ma l’incubo, rappresentato dall’invio di una fotografia che avrebbe terrorizzato Merette, seguita da un agghiacciante sms “Uccidilo e lei vivrà”, era appena iniziato.
Con questo thriller la Germania, a ragione, si conferma la nuova patria del noir.
“Udì alle sue spalle il verso stridulo di un uccello rapace che proveniva da qualche punto del bosco. Il sole s’era fatto ormai così accecante che, in quel momento, le ombre tra gli alberi apparivano quasi nere”
Uccidilo, e lei vivrà
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