Ufo a San Luca di Paolo Ricci

Bologna la dotta, la grassa, la rossa. La Bologna dei tortellini, delle torri e delle tette (quelle grandi). La Bologna con la più antica università italiana, fondata nel 1088 e che vide Dante, Petrarca, Boccaccio tra i suoi allievi. La Bologna con i suoi quaranta kilometri di portici che la rendono una città unica al mondo. E la basilica di San Luca che domina dall’alto e quando la si vede dall’autostrada, come dice la mia cara amica Marzia, significa essere arrivati a casa.

La Bologna dei noir di Carlo Lucarelli, del Roxy Bar di Vasco Rossi, del grande Francesco Guccini, dell’eterna giovinezza di Cristina D’Avena e di Gianni Morandi. La Bologna di Lucio Dalla e dell’anno che verrà, parole a futura memoria che illuminano la sera lungo la strada del centro. La Bologna ricca e opulenta della via del mercato di mezzo, vicino alla basilica di San Petronio, dove solo guardare le vetrine dei tradizionali negozi di specialità rendono meraviglioso qualsiasi momento della giornata. E poi la Bologna delle tante leggende metropolitane che Paolo Ricci, scrittore bolognese senza precedenti penali, narra in questo suo ultimo lavoro riscrivendole con tutto il suo humor. "Ufo a San Luca" ha una trama di racconti, di curiosità e di aneddoti (non verificabili); un libro spassoso, dilettevole e non solo per chi ama la città di Bologna. Ingegno e intelligenza accompagnano queste pagine che mettono insieme leggende che si tramandano dalla notte dei tempi e per chi voglia visitarla in ogni dove, un percorso di vicoli e piazze, il tutto insaporito dai disegni ad inchiostro di china che aprono i capitoli.
Ecco, a voi lettori, una guida della città veramente sorprendente e gradevolissima. Dagli avvistamenti ufo degli anni novanta con quella strana luce che apparve muovendosi velocemente nei cieli di Bologna, alla neve che comparve un giorno d’agosto, forse del 1932, che coprì la città per tre giorni. Alle leggende di cucina, tra cui la più famosa è quella del tortellino, ideato da un cuoco che guardando svestirsi dal buco della serratura una giovane donne nobile, volle dedicarle il tortellino che avrebbe avuto le fattezze del suo magnifico ombelico. Dalle leggende del calcio a quelli dei fantasmi ed altre cose misteriose. La casa del Vento sulle colline di San Lazzaro, abbandonata, della quale si narra fosse un tempo ritrovo per particolari rituali satanici; al mistero di Villa Clara, una dimora dove albergano fantasmi. E la leggenda delle dodici mogli di Boccadiferro e al profumo intenso di rose che svela la loro presenza: un uomo spietato faceva cadere le mogli in un pozzo pieno di lame, solo l’ultima si salvò e avendo intuito il pericolo spinse l’uomo nella sua stessa trappola. E poi dalla leggenda della Torre degli Asinelli, a quella di Nerone che voleva ricostruire Roma come Bologna, fino alla piccola finestra di via Piella che si affaccia sul canale delle Moline, un tempo usato per la navigazione delle merci, che racconta di una Bologna come di una piccola Venezia. Un illuminante ed istruttivo libro che passa in rassegna misteri, aneddoti, luoghi sconosciuti, persone, avvenimenti e curiosità.

Un inconsueto ed originale racconto della storia di una delle più belle città d’Italia. Buona lettura!