Ufoleaks
- Autore: Larry Holcombe
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Piemme
- Anno di pubblicazione: 2015
“UFO? Per gli Usa forse è tutto vero, ma che non si dica”
Se non fosse scoppiato l’affare Watergate, oggi sapremmo molto di più sugli UFO. Le dimissioni dopo lo scandalo impedirono a Richard Nixon di continuare nella sua linea favorevole ad ampie rivelazioni su argomenti inaccessibili fino a quel punto e a tutt’oggi. Ma il trentasettesimo presidente USA cadde e col suo allontanamento dalla Casa Bianca, il muro tornò ad alzarsi. È una delle rivelazioni contenute in “Ufoleaks” , pubblicato in Italia da Piemme (312 pagine 19,50 euro) e caldamente consigliato dalla trasmissione tv “Mistero”, della quale condivide non poche caratteristiche è un saggio di Larry Holcombe .
Se sulla materia ufologica Nixon stava assumendo un atteggiamento diverso dai predecessori e successori nella Stanza Ovale, era per il suo desiderio di accreditarsi nei secoli futuri come uno dei presidenti americani legato a fatti storici memorabili per l’intera umanità.
Questo lascia pensare indubbiamente che la questione UFO sia roba grossa, proprio grossa.
Solo con Kennedy l’amministrazione presidenziale sembra abbia assunto un atteggiamento più aperto nei confronti del mistero spaziale. Holcombe avanza perfino l’ipotesi che l’omicidio di Dallas sia stato messo in atto da chi voleva continuare a garantire il segreto tombale in tema di contatti extraterrestri. Sicché, l’obiettivo della ricerca di Larry, che dura da cinquant’anni e ne copre oltre settanta (i primi episodi risalgono al 1941), diventa indagare sul ruolo dei presidenti americani nei confronti di quello che sarebbe l’evento più importante nella storia del genere umano.
Non si può provare che esistano intelligenze e tecnologie di altri mondi che siano entrate in contatto con la Terra o la stiano studiando. Ma non si può sostenere neanche il contrario, che tutto il materiale informativo legato agli UFO sia pura invenzione o spazzatura.
Quello che si può dire di certo è che i livelli di segretezza statunitensi intorno ai “fling saucers” (dischi volanti) sono i più protetti che si possa immaginare. Letteralmente blindati: negli USA tutto quello che li riguarda è “born classified”, vale a dire segreto all’origine. Impossibile avere accesso a notizie, file, dati. Non ha efficacia nemmeno il pur osservatissimo Freedom of information act, la legge sulla libertà d’informazione. Nel rispetto del “Top Secret Umbra”, che protegge gli atti delle Agenzie di sicurezza federali, i documenti sugli UFO possono essere ottenuti, ma viene lasciata solo una frase per pagina. Il resto è censurato. Di fatto diventano inservibili.
Buio pesto perciò sull’ingentissimo contenuto di una materia affascinante. Non c’è dubbio che fin da quando le notizie di inspiegabili avvistamenti sono diventate di pubblico dominio, intorno al 1946, il Governo USA e l’Aeronautica Militare americana abbiano tanto da nascondere e, quindi, avrebbero tanto da rivelare, se solo allentassero il segreto (anzi, segretissimo) di Stato in tema di intelligenze extraterrestri.
Oltre il 95% delle presunte presenze aliene nei cieli può essere attribuito ad identificazioni errate di oggetti volanti convenzionali o a velivoli sperimentali in fase di collaudo. Ma quello che resta inspiegabile viene sepolto agli occhi dell’opinione pubblica da una montagna di disinformazione e depistaggi. All’occorrenza, si provvede a mettere in ridicolo i testimoni e quasi sempre la demistificazione ha buon gioco, a vantaggio delle autorità.
Quanto detto vale per gli Stati Uniti. Molti Paesi infatti hanno cominciato a sollevare il velo di segretezza, mentre gli States, fa notare Larry Holcombe, sono rimasti i soli a negare un fenomeno che imporrebbe studi scientifici seri.
L’autore si dichiara molto deluso che un’élite ristretta della propria Nazione abbia assunto il controllo dell’ “affaire” UFO sottraendolo all’umanità, facendo ricorso all’occorrenza a menzogne e minacce. Le ragioni potrebbero essere varie, dalla volontà di sfruttare in segreto la tecnologia avanzatissima di dischi volanti incontrati o precipitati, al timore che la verità sia così spaventosa che la gente ne verrebbe tremendamente sconvolta. Può anche darsi il timore che le rivelazioni possano infliggere un colpo mortale alle religioni.
Resta il fatto che le informazioni sugli UFO restano controllate
“da un gruppetto sepolto nelle viscere del Governo americano”
mentre la prova dell’esistenza di altra vita nello spazio sarebbe una questione
“che appartiene alla natura e che il mondo avrebbe il diritto conoscere”
UfoLeaks. I documenti segreti della Casa Bianca da Roosevelt a Obama
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