Un’altra notte di cazzate in questo schifo di città di Nick Flynn

Un libro dal titolo apparentemente superficiale, ma che racchiude frammenti di testo profondi. E’ la storia dello scrittore americano Nick Flynn, che vive in un barcone “cadente” e lavora in un centro di accoglienza per gli emarginati di Boston. La sua non è stata certamente un’adolescenza “da famiglia del mulino bianco”: abbandonato da piccolo dal padre, deve seguire la madre fra diversi lavori e amori sfortunati.

Pubblicato in Italia da Mondadori nel 2005, il romanzo racconta un lato della società oscuro, l’ingiustizia e i dettagli che la gente non vuole o finge di non vedere, nel mondo dei diseredati che ogni sera lottano per avere un pasto e un letto su cui dormire. Un padre che non vede da anni ma che gli spedisce delle lettere, due vite separate ma che il destino cercherà di ricongiungere.
Una vita che potrebbe essere paragonata ad una sinfonia devastante, ad un’osservazione fotografica del quotidiano che descrive alcune cicatrici che rincorrono il tempo per rimarginarsi.

L’autore
Nick Flynn insegna all’università di Houston e le sue poesie hanno ricevuto il Pen/Joyce Osterweil Award.