Un comportamento irragionevole
- Autore: Don McCullin
- Genere: Storie vere
- Categoria: Saggistica
- Anno di pubblicazione: 2010
Tra le epigrafi che aprono l’autobiografia di Don McCullin, fotografo e fotoreporter britannico, c’è una citazione di Joseph Conrad: “[Lo scopo che mi sforzo di raggiungere, col solo potere della parola scritta, è di] farvi udire, farvi sentire, e prima di tutto farvi vedere”. Una missione che nel caso di McCullin si trasferisce dalla parola alle immagini. Immagini potenti, incisive, che hanno fatto conoscere al mondo il volto della guerra in Africa, in Asia e nel Medio Oriente.
Nell’autobiografia intitolata Un comportamento irragionevole (Contrasto, 2010 trad. A. Prunetti), McCullin ripercorre la sua infanzia londinese segnata dalla seconda guerra mondiale e dalla perdita prematura del padre. È quando prende servizio nella RAF ed esce dai confini inglesi che McCullin si avvicina alla fotografia e, una volta tornato a Londra, con una Rolleicord reflex a doppio obiettivo inizia a fotografare degli amici appartenenti a una gang locale. Una di quelle foto, legata a un fatto di cronaca, attira l’attenzione di un giornale e avvia in modo casuale la lunga carriera di McCullin.
Uno dei più grandi fotoreporter di guerra viventi e ritenuto da molti l’erede di Robert Capa, McCullin ha fatto del racconto visivo dei conflitti e della sofferenza umana il cardine del suo lavoro. Come corrispondente del “Sunday Times” ha catturato con la sua macchina fotografica il dramma della guerra a Cipro, in Vietnam, nel Biafra, in Israele, in Afghanistan e in Irlanda del Nord, per citare solo alcuni dei posti in cui l’urgenza di raccontare lo ha spinto. Leggere la sua autobiografia significa immergersi nel mondo del fotogiornalismo e nella vita di un uomo “dipendente” dal pericolo, dalle situazioni in bilico tra la salvezza e la morte e le emozioni che derivano dallo sfidare il destino. McCullin ha bisogno di vedere e di essere parte dell’azione, mischiandosi ai soldati e partecipando alle esistenze stravolte dalla guerra che incontra lungo la strada.
Un comportamento irragionevole è un libro denso di fatti, di incontri, di ricordi, con uno stile dinamico che riflette lo spirito di McCullin. Dalle pagine emerge la passione per un’arte, la fotografia, che gli ha permesso di dare una direzione a una gioventù segnata dalle privazioni, dalla violenza e dalla dislessia, ma anche l’amarezza per il costo personale di una vita spesa a contatto con la tragedia. McCullin è un uomo deciso, coraggioso, e tuttavia non estraneo al dubbio. L’incertezza sul senso del proprio ruolo e la sensazione di essere un intruso che guarda il dolore altrui ma non può far nulla per porvi rimedio convivono con l’idea che le sue foto siano necessarie a fare luce sulle parti di mondo martoriate dalla crudeltà umana, sperando che le persone non distolgano lo sguardo e quegli scatti smuovano delle coscienze. Il comportamento irragionevole del titolo è quello di chi nella piena consapevolezza del pericolo gli va incontro, volta dopo volta, nel tentativo di mostrare il dramma della guerra. E quello di chi, ignorando gli errori di cui è costellata la storia dell’umanità, innesca nuovi conflitti e consente all’orrore di perpetuarsi in un ciclo senza fine.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Un comportamento irragionevole
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