Un delitto per James Joyce di Amanda Cross

Professoressa di letteratura inglese con la fissa del giallo, Amanda Cross nei primi anni Sessanta inventa il personaggio di Kate Fansler, suo alter ego, che è spesso coinvolta in una serie di casi delittuosi che vedono alla base della storia degli autori di letteratura inglese. In questo romanzo il protagonista indiretto è James Joyce, grande autore irlandese, e in particolare la sua raccolta di racconti Gente di Dublino.

Nel libro, un thriller sui generis dai toni pacati caratterizzato da dialoghi serrati e una costruzione che prende spunto dal flusso di coscienza, le citazioni di letteratura abbondano. Il romanzo quindi anziché fare la gioia degli appassionati giallisti interessa gli appassionati anglisti che si potranno beare leggendo di Milton, Jane Austen e in particolare di Joyce.

La vicenda ruota intorno a un fantomatico manoscritto che avrebbe dovuto far parte della raccolta Gente di Dublino e che per la prima volta vede come protagonista quel Leopold Bloom, personaggio principale del capolavoro joyciano Ulisse. La Cross azzarda quindi che Bloom e la sua storia, più che avere un romanzo a sé stante, in primis dovevano essere solo tra i tanti personaggi che popolano la saga dublinese del primo successo dello scrittore irlandese.

Caratteristica del romanzo i titoli dei capitoli che riprendono quelli dei racconti di Gente di Dublino malgrado non seguano l’ordine della raccolta.
Connubio di letteratura e thriller, da leggere soprattutto se appassionati di ambo i generi.