Un’estate grandiosa di Ewald Arenz

Friedrich è un adolescente alle prese con qualche intoppo e un’estate che sarà ben diversa da quella che lui aveva immaginato. Il protagonista di Un’estate grandiosa di Ewald Arenz edito da Keller nella traduzione di Scilla Forti, sa che per evitare la bocciatura dovrà ripetere gli esami di matematica e latino.
Consapevole di questo, il giovanotto accetta (e sa che non può fare diversamente) di passare le vacanze con la famiglia, ma quello che lo mette ancora più in crisi è il fatto che lo spediscono in vacanza dai nonni.
Friedrich ama la nonna, con lei ha un buon feeling, ma quello che gli crea un senso si chiusura e di ostilità fin da quando è bambino è il nonno: Walter Schäfer. L’uomo propone a Friedrich un lavoretto, il ragazzo non vorrebbe accettare, ma sa che con il pessimo risultato scolastico che ha avuto non può dire di no e accoglie il suo impiego, che lo porterà all’Istituto Batteriologico.

“Lavati le mani”.
Aprii l’acqua. Era talmente calda da essere a malapena sopportabile-
“Basta così” disse, “non siamo mica in chirurgia”. Afferrò un camice e me lo passò. Lo indossai. Poi mi accorsi c’era accanto un badge. ISTITUTO BATTERIOLOGICO – FRIEDRICH BÜCHNER. Il nonno evidentemente era sicuro che avrei accettato l’offerta. Oppure ero molto prevedibile. Va bè. In ogni caso il mio lavoretto estivo era appena cominciato.

A rendere meno cupe queste vacanze di Friedrich ci sono almeno i suoi amici di sempre: Alma, Johann e Beate. Con loro Friedrich vive inimmaginabili e rocambolesche avventure di adolescenti e poi però accanto a loro, c’è lei. La ragazza in costume verde bottiglia che il protagonista ha incontrato in piscina qualche giorno prima dell’inizio delle vacanze e che cerca, per ritrovarla e per conoscerla.
Quello di Arenz è un romanzo che racconta la vita, la famiglia e la formazione umana ed emotiva, perché per lo scapestrato Friedrich la vacanza con i nonni lo porterà a cambiare, non solo il suo approccio alla vita , ma anche l’ottica di visione della vita.
In primo luogo il ragazzo si renderà conto che, anche se a volte è vista come un ostacolo, la famiglia e persone che la compongo possono avere davvero un ruolo importante nell’esistenza di un individuo. Non solo, perché lo stare dai nonni, permetterà a Friedrich di scoprire aspetti del tutto nuovi del carattere e del vissuto di nonna Nana e di nonno Walter, tanto da arrivare a mettere da parte i suoi pregiudizi e vedere in modo nuovo la nonna, ma soprattutto il nonno, che sotto quella scorza dura e impenetrabile che incute profondo timore e rispetto, in realtà nasconde un animo molto professionale e davvero capace di amare e volere bene.
Un’estate grandiosa di Arenz, nativo di Norimberga, ha un linguaggio dinamico, veloce, che corre, proprio come Friedrich corre verso la vita sperimentando l’amicizia, l’amore, il rispetto, ma anche la paura. Emozioni che gli fanno capire quanto la vita, a volte, si comporti come un’altalena in un sali e scendi di sensazioni che lasciano segni indelebili nell’animo di chi la vive.

Un’estate grandiosa è un romanzo dove l’ironia non manca nelle situazioni presentate e nello stile narrativo che fa scorrere via veloci le pagine dell’estate di Friedrich e arrivati alla fine del libro di Ewald Arenz, ci si rende conto che quell’estate passata con i nonni ha cambiato per sempre Friedrich, portandolo a essere una persona nuova, più matura e con un nuovo approccio alla vita e al domani.