Un misterioso incidente di Basil Thomson

Elliot pubblica nella collana Raggi gialli, “Un misterioso incidente” (2017, titolo originale Richardson’s First Case, traduzione di Lorenza Gambini), prima puntata di una serie di romanzi di successo dedicati a Scotland Yard, originariamente pubblicato nel 1933 dallo scrittore, già ufficiale dell’intelligence britannica, Sir Basil Home Thomson (Oxford, 21 Aprile 1861 - 26 Marzo 1939), ufficiale di polizia e amministratore coloniale alle Fiji.

“In un deprimente pomeriggio di novembre, quando la luce dei lampioni fendeva appena la nebbia umida, un giovane poliziotto era in servizio su Baker Street, nel punto in cui Crawford Street si univa alla strada principale”.

Da poco assegnato alla divisione D della polizia di Londra, P.C. Richardson se ne stava in piedi all’angolo nebbioso di Baker Street, mentre accanto all’agente scorreva il traffico londinese, i pensieri del poliziotto vagavano su futuri successi investigativi. All’improvviso Richardson sentì poco lontano da lui un grido e lo stridio dei freni, una grossa macchina sbandò e inchiodò, bloccando il traffico.

“Quello che sembrava un mucchio di vecchi vestiti giaceva sulla strada, aggrovigliato alle molle e all’asse anteriore”.

L’uomo si era buttato giù dal marciapiede senza guardare né a destra né a sinistra per controllare se fosse sicuro attraversare. Un gruppo di persone si era radunato intorno al poliziotto, un altro intorno al dottore che stava esaminando il ferito. Il solerte P.C. Richardson aveva subito raccolto la testimonianza di una donna che aveva sentito il ferito pronunciare questa frase:

“Molto bene, allora, chiamerò un poliziotto”

prima di dirigersi verso l’agente. L’anziano, trasportato in ambulanza al Middlesex Hospital, vi era giunto cadavere. Quindi lo sconosciuto non era più destinato al pronto soccorso, ma all’obitorio. Proprio in quel momento, era iniziato il lavoro di Richardson. Un foglietto di carta trovato in una tasca dei mediocri ma rispettabili abiti della vittima, riportava l’indirizzo di Arthur Harris, al numero 7 di Wigmore Street, non lontano dall’ospedale. Richardson si era diretto in Wigmore Street, ma il giovane Arthur Harris aveva dichiarato di non conoscere l’uomo anziano investito. Il mistero era stato svelato quando un individuo esile, sulla trentina, accompagnato da una donna di mezza età si era presentato all’obitorio. Una volta visto il cadavere l’uomo aveva dichiarato che lo sconosciuto era suo zio John Catchpool, antiquario, intermediatore finanziario ma soprattutto “abile negoziatore”. L’enigma si sarebbe alquanto complicato quando anche la moglie della vittima sarebbe stata trovata morta nel negozio d’antiquariato di Catchpool.

“Sul pavimento giaceva il corpo di una donna, una signora a giudicare dal suo abbigliamento, vestita di tutto punto. Era stesa a faccia in giù, il cappello le era caduto, lasciando in mostra i capelli grigi. Oltre a una sedia rovesciata, non c’era confusione”.

Adesso era chiaro che la morte di John Catchpool non si poteva più archiviare come “Un misterioso incidente”. Basil Thomson, per otto anni a capo del celebre Criminal Investigation Department (C.I.D.) di Scotland Yard, svela luci e ombre che circondano la polizia più famosa al mondo, immortalata in tanti romanzi polizieschi.

“Ora che Richardson si ritrovava di fronte a quello che doveva essere un caso importante, tutte le sue idee preconcette lo abbandonarono. Si ricordava una cosa dal corso a Peel House: non doveva toccare il corpo”.