Un passo alla volta di Elena Munaretto

Elena Munaretto, autrice esordiente alla sua seconda pubblicazione, nel suo romanzo, Un passo alla volta (Selfpublishing, 2015) ci racconta con delicatezza e dolcezza una storia d’amore intricata e coinvolgente, prendendo per mano i sentimenti e rendendoli parte vitale di una narrazione mai noiosa e sempre apprezzabile.

La protagonista di nome Elizabeth è una donna provata, che ha affrontato difficoltà ed ostacoli, crescendo nella costante paura di affrontare la realtà, ai suoi occhi così insidiosa e terribile a causa di una violenza subita quando era più piccola, che l’ha resa fragile e bisognosa di protezione. Oltre ai genitori che l’hanno cresciuta nell’amore e nella più totale dedizione, l’unica persona che sembra darle quel minimo di sicurezza di cui ha bisogno e che soprattutto dimostra di capirla al volo, è Bebe, la sua amica di sempre, quella che lei stessa definisce la sua “persona”.

Sono amiche da una vita, non hanno bisogno di parole per intendersi, si parlano attraverso gli sguardi e con i gesti più semplici si danno forza e coraggio, alimentandosi l’una con la presenza dell’altra. Un’amicizia, dunque, a prova di bomba che non sarà mai messa in pericolo ma soltanto rafforzata dall’arrivo di un uomo, Lucas, che capovolgerà completamente i piani di vita della protagonista, gettandola non solo nella confusione più assoluta ma avvicinandola pericolosamente a quel burrone che si chiama amore.

La vita di Beth non è facile, è faticosamente insidiata dai continui attacchi di panico e dalla consapevolezza di non riuscire a sopravvivere se non incanalando la sua esistenza all’interno di ritmi e regole che la rendano efficacemente controllabile. Non ama le sorprese, fugge le feste, è un tipo solitario e taciturno, odia essere toccata e ancor di più non ama lasciarsi andare perché è forte la consapevolezza che qualsiasi cosa potrebbe farla sentire male.

Le sue sono soltanto difese della psiche che l’hanno condizionata dopo aver vissuto quella terribile esperienza eppure dal passato non si scappa, dalle ferite dell’anima non si guarisce e Beth ogni giorno sente sempre più forte questa insindacabile consapevolezza farsi strada dentro di sé.

L’incontro con Lucas è disarmante. L’uomo, con un passato da ex tennista come lei, agguanta con forza e determinazione tutte le sue difese, tentando innumerevoli volte di buttarle giù, anche a rischio di cadere in prima persona, mandando in malora le sue buone intenzioni.
Beth, seppur attratta incondizionatamente dal fisico prestante e dallo sguardo magnetico di Lucas, dalla sua voce e schiava, sin da subito, del suo tocco delicato e forte insieme, non riesce ad abbandonare tutte le sue paure e darà filo da torcere a quell’uomo che, nonostante tutte le sue ritrosie, riesce a capirla e non ha nessuna intenzione di lasciarla andare.

Lo stile di Elena Munaretto è semplice e scorrevole. La storia si legge con facilità, non subisce freni, scivola verso la fine e a te che leggi sembra di conoscere i personaggi come se li avessi incontrati davvero e questo solo grazie alla capacità dell’autrice di dare ampio spazio alla caratterizzazione dei personaggi, affondando la sua penna d’inchiostro all’interno delle loro menti, mettendo a nudo i loro più intimi desideri e soprattutto i risvolti ingarbugliati dei loro sentimenti.
Perché d’amore e di passione si tratta. Beth e Lucas sono una donna ed un uomo che hanno sofferto, che conservano dentro di loro un passato oscuro e complicato, del quale nessuno dei due è disposto a parlare con facilità. Scoprirsi è tremendamente difficile ma farlo con la persona che senti di amare diventa una condizione necessaria per andare avanti.

L’atmosfera che si respira è carica di elettricità per le voglie dei protagonisti, il loro incessante desiderio di stare insieme e di condividere quell’unione che oltre ad essere un incastro mentale, è soprattutto un legame carnale e fisico al quale nessuno dei due vorrebbe rinunciare.
Ma le insidie sono dietro l’angolo e attraverso un’attenta e sostanziale introspezione psicologica e una ragguardevole cura per l’anima delle creature protagoniste, assistiamo ad una storia tenera ma al contempo corposa, tragica e drammatica per le vicissitudini raccontate ma anche aperta e rivolta alla più pura delle speranze: quella che l’amore possa guarire anche la più antica delle ferite.

Lo sguardo nel mondo dell’autrice, ci permette di scorgere rispetto e considerazione per ciò che narra, senza mai cadere nella banalità ma costruendo una trama intelligente perché insita dei dolori e delle trasformazioni che la vita ci impone, rendendo ogni suo percorso dignitosamente interessante.

Un passo alla volta, come dice lo stesso titolo, è morbidezza e calma, una strada che deve essere percorsa senza fretta e senza fare passi da gigante dei quali potresti pentirti amaramente.
Beth e Lucas si vorranno e si allontaneranno, si cercheranno e si odieranno eppure nel loro destino è incisa la canzone dell’appartenenza, il suono ammaliatore della passione che sconfina qualsiasi regola per crearne di nuove.
La razionalità viene messa da parte e in più passi del romanzo respiriamo l’aria pregnante della follia amorosa, del desiderio che riempie corpo e mente e al quale non puoi rinunciare.

Non è una storia da mille scintille, né esuberante o eccessivamente forzata, è invece tenue e sofisticata, alleggerita dalla mancanza di pretesa che la rende ancora più valida di qualsiasi altra.

In un mondo estremamente realistico, dove c’è l’orrore, la paura, il panico, la violenza, la menzogna e la malvagità, questa storia apre un piccolo spiraglio sulla purezza e la delicatezza di un sentimento che non puoi non accarezzare e accogliere con la stessa dedizione con cui è stato creato.