Un secolo di libri di Giovanni Ragone

Giovanni Ragone attraverso la storia dei libri ci parla di un Paese che cambia attraverso la cultura e i libri. Per motivi di studio lessi, molti anni fa, "Un secolo di libri", che racconta la storia dell’editoria in Italia dall’Unità a fine XX secolo.

Fine XX secolo: internet esisteva già, ma la sua influenza era ancora debole e aveva ancora senso parlare di libri ed editoria tradizionale. L’opera mette in rilievo l’editoria che prima si rivolge a pochi alfabetizzati poi, in seguito, a un pubblico vasto trasformandosi profondamente.
Tra i capitoli è particolarmente interessante quello legato alla cultura di primo Novecento nella quale l’autore distingue una linea "media", tra letteratura alta e bassa, nella quale inserisce romanzi di D’Annunzio e liriche di Ada Negri e altri autori di minor livello legandoli ad un pubblico che non è colto del tutto, ma vuole esserlo.
Importanti sono i riferimenti a diverse case editrici, alcune non più esistenti (come Vallecchi) e altre che hanno cambiato volto nel tempo (Mondadori etc).

L’ultimo capitolo rivolto al capitolo 1960 - 1980 è illuminante per capire la forza dirompente della contestazione con alcune proposte editoriali forti e la fine del periodo in cui il libro deve subire la concorrenza di altri media. E siamo giunti alla fine.
Bel libro in cui si può trovare molta informazioni e anche spunti originali.