Una canzone per te di Alberto Pellai Barbara Tamborini

“Viaggio musicale per diventare grandi” è il sottotitolo del volume “Una canzone per te” (De Agostini 2018), piccolo atlante musicale per esplorare in cinquanta canzoni la nostra vita, di Alberto Pellai, medico e psicoterapeuta dell’età evolutiva e della consorte Barbara Tamborini, psicopedagogista.

Ma Nino non aver paura di sbagliare un calcio di rigore, non è mica da questi particolari che si giudica un giocatore... Un giocatore lo vedi dal coraggio, dall’altruismo e dalla fantasia.

Nella canzone “La leva calcistica della classe ’68” del 1982, il cantautore romano Francesco de Gregori, con un intenso testo e una coinvolgente musica, pone l’accento sul coraggio, sulla paura di sbagliare e sulla paura di non essere all’altezza. “Ogni volta, sarai tentato di tirarti indietro e di non provarci nemmeno”. Il giovane calciatore Nino insegna che occorre armarsi di coraggio per superare un momento impegnativo senza temere le sfide. “Ma è solo provando e riprovando che otterrai quello che vuoi”.

E quando guardi con quegli occhi grandi forse un po’ troppo sinceri, sinceri si vede quello che pensi, quello che sogni.

L’adolescenza viene affrontata nella suggestiva canzone “Alba chiara” del 1979, dell’emiliano Vasco Rossi, chiamato anche Blasco dai suoi innumerevoli fan. Diventare grandi scatena tante paure, insicurezze, piccole e grandi ansie. All’inizio è arduo gestire i cambiamenti che arrivano tutti insieme. Infatti l’adolescente teme il giudizio altrui: si preoccupa di come gli altri lo guardano e cosa dicono di lui/lei. Il segreto sta nel non temere questo insidioso passaggio, ma affrontarlo imparando a conoscerlo. “È questa la strada da percorrere per diventare grandi”.
“Insieme a te non ci sto più guardo le nuvole lassù, cercavo in te la tenerezza che non ho, la comprensione che non so trovare in questo mondo stupido”. La cantante e produttrice modenese Caterina Caselli cantava la fine di un amore in “Insieme a te non ci sto più” nel 1968.
I nostri figli sanno che chiudere una storia d’amore è sempre doloroso per entrambi, ma a volte può essere necessario. Però, ad ogni età, ogni storia è un’esperienza che lascia in noi tracce profonde, che ci insegna qualcosa. Perciò, se un giorno si dovrà mettere fine a una storia d’amore, invece di chiudersi nel dolore occorrerà riflettere su cosa questa esperienza ha lasciato: una nuova consapevolezza di ciò che si è e di ciò che si vuole, sfruttando questa conoscenza per cercare qualcos’altro, qualcosa di più adatto. “Perché, anche se finisce un amore, l’Amore nella nostra vita non finisce mai”.

In una recente intervista, i coniugi Pellai hanno rivelato che l’ispirazione per la redazione del volume è nata dal fatto che viaggiando in auto con i loro quattro figli sentivano dalla radio tanta musica di vario tipo. Tra le tante canzoni c’erano anche quelle che i genitori ascoltavano quando erano giovani. Alcune canzoni stimolanti per i loro contenuti, la prole le seguivano con grande attenzione e ne erano conquistati ponendo ai genitori una serie di domande. Gli autori nell’interessante libro, dedicato ai lettori più giovani, compiono un viaggio attraverso cinquanta belle canzoni italiane con lo scopo di affrontare alcuni temi complessi dell’esistenza. Infatti alcune volte le parole non sono sufficienti per far comprendere ai ragazzi situazioni particolari e difficili che possono incontrare nella loro giovane vita. Ecco quindi canzoni senza tempo come valido ausilio anche da cantare oltre come strumento per dialogare insieme.

Non smettere mai di sognare. Fallo anche a occhi aperti. Perché sognare ci aiuta a vivere meglio, a volte perfino a sopravvivere.