Una carezza al cuore di Kitty Vinciguerra

Le liriche di questa raccolta si soffermano su oggetti, personaggi, luoghi, ma portano con sé un filo conduttore: rievocano storie d’amore e passione intense, indugiano sui particolari dell’amplesso con sensualità ma senza mai oltrepassare il limite. Kitty di storie appassionate, nella sua vita, ne ha vissute diverse, e ha provato tutte le sfaccettature del rapporto d’amore con un uomo, percorrendo la strada tortuosa del cammino a due con consapevolezza e assolutezza. Ora, grazie alle parole e in particolar modo alla musicalità dei suoi versi poetici, ella immortala e condivide quegli attimi sublimi, quelle sofferenze, nobilita gli oggetti che di quegli amplessi furono protagonisti, li eleva a simboli.

Leggendo queste pagine ci vengono in mente non tanto i sospiri melensi del petrarchismo, bensì la forza primordiale e ingenua e allo stesso tempo potentissima dei lirici greci, di Alceo, Saffo, Anacreonte, dei loro inni alla giovinezza intesa come esplosione dei sensi e della natura. Le anafore, le assonanze, le allitterazioni ci fanno pensare a una musica, a un motivo che sappia accompagnare i sospiri e sia in grado di fare da sottofondo ai ricordi. Sono poesie da leggere quando si è in completa solitudine, magari con la complicità di un frondoso albero, oppure da gustare ad alta voce, meglio se in presenza di un silenzioso ascoltatore.

Non è facile scrivere poesie, ma le liriche di questo libro hanno tutto quello che occorre: la musica, l’evocazione, l’eleganza della parola, il sentimento. Forse alcune di esse diventeranno canzoni e non ce ne stupiamo perché da questi versi alle parole di una canzone il passo è veramente breve.