Una casa a New York di Adam Gopnik

"Una casa a New York! Ma come faremo? L’esclamativo della speranza è immediatamente seguito dall’interrogativo disperato, la domanda impossibile. L’idea di una casa a Manhattan sembra al tempo stesso ovvia e tuttavia non priva d’una certa assurdità, in qualche modo vicina a una contraddizione di termini, i suoi termini incerti: così che esprimerla, anche sottovoce, è come sfidare un senso del decoro interiore, se non del tutto concreto, almeno letterario. In fondo, nella letteratura New York è il luogo in cui facciamo carriera, conduciamo negoziati, scendiamo a compromessi e avanziamo in mezzo a fallimenti, nuovi esordi e svolte di vita, buone o cattive che siano. In realtà, però, quel che tutti facciamo a Manhattan è proprio metter su casa (tranne ovviamente gli sfortunati che non lo fanno, o non possono farlo, e rappresentano un forte monito per noialtri che ci riusciamo)."

Il giornalista Adam Gopnik e la sua famiglia hanno trascorso cinque anni a Parigi per motivi di lavoro ma adesso, siamo nell’autunno del 2000, Adam può finalmente tornare a New York. Adam si sente molto legato a questa città perchè è proprio qui che sente di poter ritrovare le sue radici. Suo nonno infatti, un ebreo russo, era immigrato proprio a New York molti anni prima per cercare di trovare una nuova vita.

Appena Adam mette piede a New York sente che proprio questa è la città perfetta per lui. Non importa se i suoi figli sono ancora piccoli, New York diventerà presto anche la città perfetta per loro.

Adam è un uomo acculturato, un uomo impeganto, un uomo cosmopolita che riesce senza difficoltà a districarsi nel brulicante mondo di New York. Ed ecco allora che le pagine di questo libro si popolano di tutti i personaggi che Adam incontra e che lentamente entrano a far parte della sua vita e della sua famiglia. Amici e nemici si susseguono in queste pagine ricche di dettagli così come gli allenatori, gli insegnanti e, come ogni buona famiglia new yorkese, ovviamente anche i terapisti. Anche l’amico immaginario della figlia, Charlie Ravioli, è un tipico newyorkese talmente tanto impeganto da non potersi permettere neanche il lusso di giocare con la bambina. Adam e la sua famiglia si trovano a New York durante l’attacco alle torri gemelle ma anche questo evento non sembra riuscire ad intaccare l’amore di Adam per la sua città.

Questo è un romanzo intenso dove la vita quotidiana scorre sullo sfondo di una città frenetica costellata di possibilità. Un romanzo che ci aiuta a guardare New York da una prospettiva interna alla città facendoci sentire cosa significhi amare quelle strade, cosa significhi essere new yorkesi.