Una casa di acqua e cenere
- Autore: Kalyan Ray
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Nord
- Anno di pubblicazione: 2015
Venerdì 24 novembre 1989. Clairmont. New York.
“Giacevano insieme, come appena separati da un lungo abbraccio”.
Gli anziani coniugi Mitra di origine indiana erano stati trovati assassinati nella loro abitazione ma il motivo di questo brutale doppio omicidio era da ricercarsi nella lontana Irlanda. 1843. Mullaghmore, contea di Sligo, Irlanda occidentale.
“Ero solo un ragazzino quando gli esattori vennero a regolare i conti con quelli che erano in ritardo coi pagamenti ai padroni”.
Nella contea di Sligo la gente stava morendo di fame e le case venivano bruciate per punire gli inquilini che non potevano permettersi l’affitto. I due ragazzini di circa diciassette anni, Brendan e Padraig “dal ciuffo ribelle”, amici sin dall’infanzia, “Padraig era il mio amico del cuore”, erano cresciuti insieme in questo luogo di povertà e miseria.
“Queste terre appartengono ai padroni”.
Nel loro piccolo villaggio costiero, “dalla scuola, che era un’unica stanza dalle pareti di pietra, quando il tempo era bello e la porta rimaneva aperta, vedevamo il mare”, erano cresciuti con differenti ambizioni e aspirazioni. Brendan possedeva “una passione per le parole e per i libri”, mentre Padraig era “incredibilmente bravo a svolgere a mente calcoli complicatissimi” e amava parlare della situazione politica irlandese con il maestro O’ Flaherty.
L’arrivo nella vita e nel cuore di Padraig della graziosa Brigid “le sue labbra rosa ghermivano la mia anima in una morsa di dolce tormento”, non era riuscito del tutto a rompere la loro grande amicizia nonostante la gelosia che Brendan provava nei confronti del suo amico. Quando Padre Colon aveva sorpreso gli innamorati in intimità invadendo “il loro piccolo mondo di penombra che sapeva di carezze e baci”, tutto il paese era venuto a conoscenza della relazione tra Padraig e Brigid. Il padre di Brigid aveva deciso di condurre con sé per qualche tempo la ragazza nel Connemara.
I mesi erano trascorsi e Brigid non tornava. La mente di Padraig, mentre l’Irlanda era percorsa da crescenti disordini, si era rivolta alla sua seconda passione, la politica. Dopo circa sette mesi dalla partenza di Brigid, Padraig era in viaggio per Dublino per partecipare al raduno organizzato dal politico e avvocato irlandese Daniel O’Connell che si sarebbe tenuto l’8 ottobre 1843.
Attraverso cinque generazioni e tre continenti, Kalyan Ray, al suo esordio italiano, scrive un romanzo ambizioso e di ampio respiro mescolando abilmente fatti realmente accaduti a personaggi di fantasia. Il volume, ricco di vivide descrizioni di luoghi e di scene, contiene temi come l’immigrazione, il senso di appartenenza, la politica, la famiglia, il destino e l’amicizia, molto cari e sentiti da Ray, considerato uno dei migliori traduttori di poesia indiana contemporanea.
L’autore nato a Calcutta, è stato costretto a lasciare la sua terra natia con la sua famiglia a causa di inondazioni e cambiamenti politici e ha “vissuto e viaggiato in tre diversi continenti fra loro” fino a stabilirsi in America, dove è professore di letteratura nel New Jersey.
“Questa è una storia per tutti coloro che hanno lasciato la loro casa per qualche altro posto. E sono sempre stato affascinato dal patrimonio comune che irlandesi e indiani hanno con gli inglesi”.
Così si è espresso lo scrittore indiano-americano in un’intervista da poco rilasciata.
Ray ha impiegato quattro anni a scrivere il libro e si è documentato con accuratezza su quotidiani dell’epoca presa come riferimento, fotografie d’archivio e numerosi libri di storia. Il titolo originale “No country” si riferisce all’abbandono, alla perdita d’identità e alla ricerca di una nuova esistenza.
“Quanto è concepito, è generato, e muore”. William Butler Yeats “Veleggiando verso Bisanzio”.
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