Una vita da libraio
- Autore: Shaun Bythell
- Genere: Storie vere
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Einaudi
- Anno di pubblicazione: 2018
Pubblicato da Einaudi nel 2018, "Una vita da libraio" è l’incantevole libro di Shaun Bythell che nella vita reale è un libraio e possiede The Book Shop, in Wigtown in Scozia, dal 2001. Aveva terminato l’università ed era alla ricerca di un lavoro che lo soddisfacesse, quando il proprietario del BookShop gli confidò di voler andare in pensione. Si ritrovò a 31 anni proprietario di una libreria in un paese di campagna, che seppur vivace contava meno di mille abitanti in una regione dimenticata, la Galloway del sud della Scozia con le poche aziende che avevano chiuso i battenti. Dopo aver vissuto lunghi anni di crisi, la piccola cittadina sembra oggi lentamente riprendersi e la dinamica comunità di librai e librerie ha saputo conquistare il titolo di Città dei libri, come la più famosa Hay-on-Wye nel Galles. Anna è la sua compagna: è americana e fa la scrittrice. Insieme vivono nell’appartamento sopra il BookShop. La libreria è in un fabbricato dei primi dell’Ottocento, stile georgiano, vecchio, freddo e sgangherato. È piena di scaffali di libri di seconda mano, centomila e più, impilati l’uno sull’altro, le stanze sono a vista l’una nell’altra e anche il giardino di piante e fiori ospita gli amati volumi. Shaun si muove con il suo furgoncino bianco un po’ malandato, alla ricerca di privati e piccole biblioteche che vogliono disfarsi dei libri, o alle aste dei paesi vicini dove si può trovare di tutto.
Una vita da libraio è la raccolta dei suoi appunti giornalieri divenuti insieme un diario di incontri, di storie di libri e di amicizia. Il libraio descrive la sua quotidianità e, quando non è in giro alla ricerca di biblioteche in rovina, racconta di quando va a pesca di salmoni o delle lunghe camminate sulle colline intorno Wigtown. Shaun acquista collezioni di libri di ogni categoria: dalla storia dell’aviazione ai grandi classici, dalla letteratura per i ragazzi alla storia della teologia. Come spesso accade, una telefonata lo invita a valutare dei libri di cui ci si vuole liberare e guardandoli intuisce all’istante la persona che li ha posseduti, la sua personalità, i suoi interessi. A volte si ritrova tra le mani delle vere rarità come un volume autografato da Walter Scott o il Decamerone in un’edizione del 1769 appartenente ad una famiglia italiana emigrata in Scozia ad inizio Novecento o la copia di un’edizione limitata del poeta irlandese Yeats. Nel descrivere se stesso si affida alle note di George Orwell e al Ricordi di libreria del 1936, scritto dall’autore mentre lavorava part time alla Booklover’s Corner di Londra. Dopo alcuni anni Shaun si rivede nelle parole di Orwell: sa bene che le persone interessate ai libri, al più puro dei piaceri, sono rare e da libraio disponibile e amichevole è ora, a volte, insofferente e intollerante per le domande idiote e per lo sfiancante mercanteggiare dei clienti.
Una vita da libraio è una lettura appassionante, ironica e molto piacevole nella quale l’autore riporta citazioni di scrittori e meravigliose e divertenti descrizioni dei suoi particolari clienti che visitano la sua libreria sbrindellata ma confortevole: la transgender ottantenne William/ Agnes, sempre in cerca di buone letture; Sandy, l’uomo più tatuato della Scozia che baratta buoni libro con i bastoni da passeggio fatti con le sue mani; il cliente che richiede un libro portando con sé la recensione del Times, quello che è alla ricerca del libro più vecchio, ed infine le due anziane che, parlando dei racconti dell’orrore, acquistano Cinquanta sfumature di grigio. Buona lettura!
Una vita da libraio
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