Una volta ero un eroe
- Autore: Attilio Carpani
- Categoria: Narrativa Italiana
- Anno di pubblicazione: 2023
Mattia stenta a credere che quanto stia succedendo sia vero. Non capisce di cosa possa essere accusato, sa di non avere fatto niente, di essere del tutto innocente; non è imputato in un processo, non ha commesso un delitto, è la controparte, più colpevole in teoria e più debole nella realtà, in una separazione matrimoniale. Una volta ero un eroe di Attilio Carpani, edito per Epika, casa editrice di Valsamoggia-Bologna (2023, 216 pagine), non è un thriller esoterico come i precedenti, ma un romanzo d’amore di un padre per la figlioletta ispirato da una storia vera. Nelle sue pagine, lo scrittore marchigiano si addentra nel tunnel oscuro in cui si ritrovano molti papà separati, mentre molte madri affidatarie fanno di tutto per allontanare fisicamente l’ex coniuge dai figli e distruggere l’affetto dei minori nei confronti del genitore.
Mattia Adamo, il protagonista, è stritolato in un procedimento sbilanciato a suo danno. Nelle separazioni legali mariti e mogli sono uguali, ma le mogli sono più uguali, per dirla spiritosamente alla Orwell. L’ex partner è considerato colpevole a prescindere e subisce situazioni di pesante svantaggio, tali da mettere in discussione l’uguaglianza dei cittadini davanti alla legge. A dichiararlo è Lorella Fontanelli, l’editrice di Valsamoggia, che non solo gode della stima generale ma è una donna e il suo parere non può essere tacciato di partigianeria di genere.
Quando Attilio Carpani le ha parlato di un nuovo romanzo, ha pensato al finale della trilogia del commissario Boccanera, poi a una storia d’amore non convenzionale, conoscendolo bene. Non si aspettava però di soffrire tanto per le pene del protagonista e di soffrire ancora di più, proseguendo nella lettura. Si chiede
da sempre, quando ci sarà una parità effettiva tra uomo e donna.
In un mondo dove il sesso debole viene ancora schiacciato e abusato, si accampa un
pregiudizio inverso nel diritto di famiglia. Un assunto burocratico, ingiusto e menefreghista, stabilisce che nelle questioni familiari la donna abbia di partenza sempre ragione.
Più avanti, semmai, si potranno rivedere i presupposti, ma visti i tempi lunghi dei procedimenti, “il danno ormai sarà fatto”.
Prima ancora di sapere cosa gli si contesta, Mattia deve pagare il “conticino” al suo avvocato. Tremila euro da saldare subito che, a quanto dicono nello studio, copriranno solo le spese legali per conto dell’assistito.
Il più recente regalo della ex moglie è una denuncia per aggressione: lo accusa di averla percossa alla presenza della figlia. Chi lo conosce sa bene che è un buono, che non perde mai la testa, che non può aver fatto una cosa del genere, anzi nemmeno pensarlo. Tanto meno davanti a Marta, poi.
Da giorni non riesce a sentirla. La chiama e non risponde, le manda messaggi e lei neanche li legge. Non può continuare così. L’amore per una compagna finisce, ma quello per una figlia non si può interrompere o sospendere, continua per sempre.
Ricorda il primo incontro con la piccola, tenerissima neonata, il 16 aprile 2010. Nove anni e oltre dopo, le due sono andate a vivere lontano e lui è costretto a trasferte faticose per raggiungere la bambina e passare qualche ora con lei. È di continuo in una condizione di disagio, la stanchezza lo irrigidisce, lo fa sembrare brusco. Ogni suo comportamento, ogni atteggiamento vengono letti attraverso una lente deformante; ora sono i servizi sociali ad accompagnare la piccola all’incontro col padre e a riportarla a casa, dopo una richiesta dell’ex moglie. Non se la sentiva più di portare la figlia, per la paura d’essere aggredita da lui.
L’assistente sociale contesta freddamente al signor Adamo di avere manifestato nervosismo quando la figlia doveva essere riportata a casa, ma lui era soltanto sorpreso, non capiva come mai l’incontro dovesse finire prima. Forse aveva accennato qualche reazione, detto qualcosa che non ricorda, compiuto un passo avanti verso Marta. Ma è certo di non avere fatto niente per poterla intimidire, gli sembra un’altra scusa per allontanarlo ancora più dalla figlia.
Tutto è contro Mattia Adamo. La madre di Marta prova emozioni ed esprime opinioni che hanno un peso, lui non ha il diritto di percepire emozioni né di esprimere opinioni. Il sistema non tratta con empatia un padre, gli riserva solo la fredda burocrazia di un apparato che giudica severamente la sua condotta. Qualsiasi sua parola o azione sembra una colpa, una ragione per allontanarlo dalla figlia e dalla moglie, vittime per convenzione.
Leggere Attilio Carpani è duro. Istintivamente si finisce dalla parte di Mattia e se proprio non si vuole difenderlo - per presa di posizione di genere - almeno si prende in considerazione il punto di vista di chi è stritolato. Perfino la condanna a un reo confesso deve tendere alla riabilitazione, non può essere in nessun caso una vendetta della società nei suoi confronti.
Questo romanzo è la rincorsa di un padre per non perdere la figlia. Una rincorsa affettuosa, ma sempre affannata, in una storia d’amore inusuale,
raccontata a modo mio: provando a uscire fuori dal coro per dare voce a chi non ce l’ha.
Attilio Carpani, classe 1976, laurea in economia e commercio, è nato ad Ascoli Piceno e risiede a Folignano. Durante gli studi universitari, il progetto Erasmus lo ha portato a Barcellona. Attivo nel volontariato, legge tantissimo e ama conoscere paesi nuovi, in viaggi che gli hanno regalato esperienze e incontri. Ha pubblicato con Epika altri due romanzi: Il Marchio degli Eletti nel 2020 e I Calici di Petra nel 2022.
Una volta ero un eroe
Amazon.it: 17,10 €
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Una volta ero un eroe
Lascia il tuo commento