Uno per tutte di Frances Pye

Ne è passata di acqua sotto i ponti da quando le donne si dividevano in due sole categorie: le brave ragazze, che puntavano a matrimonio e famiglia, e le donne poco serie, osannate in gioventù da fidanzati e mariti insoddisfatti ma destinate a invecchiare sole e tristi. Oggigiorno molte donne, oltre al meglio, hanno copiato anche il peggio del genere maschile: hanno imparato a giocare con i sentimenti, a considerare il sesso come un passatempo, e può capitare che decidano di dividersi un maschio che offra a ciascuna di loro quello che cerca. Ma dietro a ogni atteggiamento ci sono motivi ben precisi, e non è affatto detto che un’idea come questa possa funzionare senza intoppi... A leggere la trama, questo libro potrebbe apparire come un piccante racconto con diverse pennellate di rosso vivo. Non è così: si tratta di una storia comunque frivola, ma ben articolata e ricca anche di sentimenti, oltre che di anticonformismo e di affermazioni di indipendenza femminile.

Protagoniste sono quattro amiche di vecchia data, tre delle quali profondamente deluse dagli uomini. Lily è una produttrice/attrice televisiva divorziata, perseguitata dall’ex marito, un giornalista in cerca di uno scoop che le rovini la carriera. Jules una ragazza di buona famiglia, ribellatasi in giovane età per non sposare un conte, in seguito divorziata da un uomo violento e manesco che le ha nascosto di essere sterile. Terry ha un figlio adolescente il cui padre si è ripresentato nella loro vita solo qualche giorno prima di morire, lasciando in suo figlio un carico di ribellione e rabbia verso la madre. L’unica che in vita sua ha trovato il grande amore è Mara, purtroppo vedova, con due figlie che sono tutta la sua vita e due suoceri che non l’hanno mai accettata in quanto indiana, e farebbero di tutto per portarle via le bambine. Un giorno, nella vita di Lily, si presenta Sean, anch’egli divorziato con due figli che la moglie gli ha portato via. Sean s’innamora di Lily, ma lei non vuole più di due notti alla settimana senza impegno. E’ allora che le viene un’idea geniale: dividere Sean con le sue amiche, in modo da avere il rapporto fisico che cerca e nel contempo offrire a Jules la possibilità di rimanere incinta, a Terry una figura paterna per il figlio e a Mara un aiuto per rimettere a nuovo la casa. Mara rifiuta scandalizzata, ma le altre accettano. Si tratta solo di far credere a Sean che l’idea di offrirsi sia stata sua, e il gioco è fatto...
Ovviamente, un progetto di questo tipo non è destinato ad avere vita facile. Anche un rapporto fisico può comprendere la gelosia, un futuro padre non si esclude in un attimo dalla vita del figlio, e quella che sembrava dapprima una semplice amicizia può avere altre implicazioni. Dai segreti si passa alle rivelazioni, e anche Mara ne viene toccata in modo profondo. Quando, però, la bomba scoppia nelle mani di Sean, tutto il castello senza fondamenta crolla. Ma niente paura: dalle macerie è pronto ad affacciarsi il classico, rassicurante lieto fine che si cerca in un libro come questo.

Libro non brevissimo ma scorrevole, senza cedimenti, che mantiene sveglio l’interesse. L’autrice riesce a tenere alta l’attenzione curando l’intreccio e la caratterizzazione dei personaggi, con una certa riflessione sui comportamenti, le reazioni, i sentimenti di tutti i protagonisti. Una buona provvista di relax, che non fa, come invece troppo spesso succede, rima con "noia" o "vuoto".