Vite oltremodo
- Autore: Maria Stanchina Rubin
- Anno di pubblicazione: 2010
Con "Vite Oltremodo", Maria Stanchina Rubin è alla sua seconda pubblicazione.
Questo volumetto di racconti è dedicato alle donne, in particolare, e ai deboli in generale: bambini, scemi del villaggio, immigrati (dal sud: siamo negli anni Cinquanta, anche se non è espresso da nessuna parte nel libro, non ci sono ancora magrebini, senegalesi, ucraini... gli immigrati qui sono i "terroni").
Ogni racconto finisce non solo con la morte del protagonista, spesso una morte inaspettata giunta troppo presto o in modo cruento, ma con la voce narrante che descrive come ha sognato el "dotorin" o "el giusta ossi", come a voler donare una nuova possibilità, quella che non c’è stata in vita.
I personaggi rappresentati sono molto diversi tra loro: c’è la donna estroversa, che ogni uomo vorrebbe avere per sè e che è oggetto di tutte le chiacchiere delle pettegole; c’è la moglie che è sottoposta al marito in tutto e per tutto; c’è il bambino timido picchiato dal padre; c’è il medico che ha delle pulsioni gay ma che non può esprimerle. Ognuno di essi ha una vita "oltremodo", nel senso che vive in profondità uno o più aspetti che, in altre persone, rimangono latenti.
Ben scritto.
- Albatros Il Filo, 2010
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