

Yellowface
- Autore: Rebecca F. Kuang
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Mondadori
- Anno di pubblicazione: 2024
Il personaggio principale e voce narrante del romanzo Yellowface (Mondadori, 2024, trad. di Giovanna Scocchera) di Rebecca F. Kuang si chiama June Hayward e l’intera vicenda viene raccontata dal suo punto di vista. Laureata in lettere a Yale, ha da sempre un amore viscerale per la scrittura:
Scrivere è quanto ci sia di più prossimo alla magia. Scrivere è creare qualcosa dal nulla, aprire porte verso altri luoghi. Scrivere ti dà il potere di crearti un mondo tutto tuo quando quello vero ti fa soffrire troppo.
Purtroppo, però, la sua carriera da scrittrice stenta a decollare. Per contro, la sua amica ed ex compagna di università Athena Liu, giovane e talentuosa scrittrice di origini asiatiche, raggiunge la celebrità fin dalle prime pubblicazioni. Non solo: è bella, carismatica, sicura di sé e con una promettente carriera davanti.
June ha un rapporto complesso con l’amica, verso la quale prova un sentimento misto di ammirazione e invidia fin dai tempi di Yale. Se da una parte ne subisce il fascino, dall’altra si sente schiacciata: non ha né il suo successo, né la sua avvenenza. Tutto questo sfocia in un frustrante senso di inferiorità. Quando un tragico incidente stronca brutalmente la vita di Athena, June cede a una tentazione fortissima: quella di impossessarsi di una bozza del libro a cui l’amica stava lavorando. La donna è consapevole che questo gesto, moralmente discutibile, le permetterebbe di dare una svolta decisiva alla propria vita e alla propria carriera. Si mette quindi all’opera: completa il testo nelle parti mancanti e lo amplia, ritrovando ispirazione e slancio creativo.
Ed ecco che il romanzo "The last front" viene pubblicato. Il tanto agognato successo, che fino a quel momento avrebbe solo potuto sognare e osservare da lontano, arriva tutto insieme, togliendole il fiato. Il prezzo da pagare per la fama, però, è alto: la protagonista si trova a fare i conti non solo con il timore di essere scoperta, ma anche con il senso di colpa. Da qui nasce la necessità di autogiustificarsi: non voleva che Athena morisse, ma è successo. Inoltre, ripete a sé stessa che non voleva rubarle il libro. Non c’è stata premeditazione. Crede (o vuol credere) di aver semplicemente reso onore all’ultima fatica letteraria dell’amica. Intanto, c’è chi inizia a gettare ombre sul romanzo, e la verità potrebbe venire a galla.
June entra in un tunnel di visioni, paranoie e incubi:
Sono stanca di vedere Athena ovunque, di sentire la sua voce, la sua risata [...] Voglio solo che lei se ne vada. Voglio stare bene.
Fa da sfondo a tutta la vicenda il mondo dell’editoria, spesso indifferente e impietoso nei confronti degli scrittori o aspiranti tali. Il successo non è sempre il risultato di un lavoro qualitativamente elevato; quel che conta sono le vendite e i grandi numeri. Non è inusuale, inoltre, che dietro al titolo del momento ci siano strategie di marketing studiate a tavolino.
Al di fuori del dorato mondo dei bestseller, per contro, esiste una miriade di scrittori esordienti, che mettono il cuore nella propria opera e sono pieni di speranze, ma sono ugualmente destinati a rimanere nell’oblio. Per loro, citando una frase del libro,
una frecciata particolarmente acuta potrebbe distruggere per sempre la fiducia in se stessi. Ma le giuste parole di incoraggiamento potrebbero aiutarli a spiccare il volo.
Anche per gli scrittori affermati la strada può essere in salita. La notorietà talvolta è effimera: non è scontato riuscire a rimanere a lungo sulla cresta dell’onda, e l’industria libraria è pronta a "scaricare" un autore da un momento all’altro:
Quando il tuo libro è la rivelazione dell’anno ti deliziano con ogni sorta di attenzioni. Sei al centro del dibattito culturale [...] Tutti vogliono intervistarti [...] Ma il tempo sotto i riflettori non dura per sempre. Gente che neanche sei anni fa vendeva grandi numeri da bestseller, l’ho vista sola e abbandonata a un tavolo per il firmacopie completamente deserto.
Un altro tema toccato dal libro è la brutalità del mondo di internet e dei social. La rete è una cassa di risonanza di proporzioni colossali, che produce una valanga incessante di giudizi estremi, nel bene e nel male, su persone, cose e avvenimenti. Il popolo del web è volubile, capriccioso, spesso spietato; può elevare qualcuno all’olimpo delle celebrità e il momento successivo trascinarlo nel fango senza indugi. Gli effetti psicologici per chi ne rimane coinvolto possono essere devastanti.
La narrazione in prima persona, arricchita da un approccio introspettivo, rende la storia di Yellowface coinvolgente fin dalla prima pagina. Il linguaggio è moderno e fluido, con frasi brevi, rapide e incalzanti. Tutto questo rimanda al meccanismo fulmineo con cui la mente umana genera i pensieri. Una lettura che coniuga mistero, ritmo e ironia.

Yellowface
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Yellowface
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