Piccoli esperimenti di felicità di Hendrik Groen

Curioso ed inusuale questo diario romanzato scritto da un pensionato olandese di “83 anni e ¼”. Curioso nella struttura: 365 brevi capitoli che coprono l’intero 2013 e inusuale nel tema affrontato: la vecchiaia vissuta all’interno di un ospizio. Tema ben poco trattato nella letteratura odierna ma indubbiamente di grande attualità.

Hendrik Groen, il protagonista-scrittore (sotto pseudonimo) di “Piccoli esperimenti di felicità” (Longanesi, 2015), parla di quel che resta dei suoi giorni senza sconti né riserve:

“anche quest’anno i vecchi continueranno a non piacermi”

è la premessa nel primo capitolo che nel corso del romanzo viene tutt’altro che disattesa. Groen decide infatti di tenere un diario giornaliero al fine di lasciare una memoria ben precisa dello stile di vita poco entusiasmante in una casa di riposo per anziani in modo tale che al suo funerale lo scanzonato ed irriverente amico Ever possa leggerne un florilegio.
Tra lamentele, mugugni, serate di bingo e oziose domeniche, gli unici fatti che interrompono la routine del gerocomio sono il misterioso avvelenamento dei pesci rossi e le visite inaspettate dell’assistente sociale, fino a quando, a seguito dell’arrivo di una nuova ospite, Eefje, Hendrik fonda assieme ad altri cinque amici il

“circolo dei vecchi ma mica morti” (“vemamimo”)

che si prefigge di organizzare con cadenza quindicinale delle uscite a sorpresa organizzate a turno da ciascun ospite. Da quel momento cambia il tono della narrazione che, incalzando, riesce a trasmettere vivacità, entusiasmo ed attesa, pur sempre mantenendo nello stile quel sarcasmo malinconico di fondo sulla condizione dei pensionati “dimenticati” nelle case di riposo.

Altro tema affrontato da Hendrik Groen di non poco conto è l’eutanasia, caldamente auspicata dal protagonista e fortemente discussa.
Un romanzo, come detto, singolare, scorrevole e gradevole, nonostante quel velo di tristezza e di rammarico inevitabilmente legato all’argomento principale.
“Piccoli esperimenti di felicità” e della ricerca di essa, nonostante tutto ben riusciti.