Un gatto tira l’altro
- Autore: Francoise Bobe
- Genere: Libri per bambini
- Categoria: Poesia
- Casa editrice: Einaudi
- Anno di pubblicazione: 2006
“È una faccenda difficile mettere il nome ai gatti”, scriveva Thomas S. Eliot, proponendo di battezzare i mici domestici in tre modi diversi. In tal modo argomentando:
“un Gatto non è affatto differente / né da voi né da me né da altra gente…// C’è chi è savio, c’è chi è matto, / ci sono i buoni, ci sono i perversi, / c’è chi è migliore, c’è chi è mal fatto…”
Forse a lui e al suo “Libro dei gatti tuttofare” si è ispirata la scrittrice francese Françoise Bobe per “Un gatto tira l’altro”, queste filastrocche pubblicate nella collana Einaudi Ragazzi, e illustrate estrosamente da Dankerleroux.
Si è ispirata a Eliot oppure a Bukowski, il quale filosofeggiava così sui felini:
“e a quei dannati gatti / non importa / proprio / niente di niente. / E / se gliene importasse / non mi piacerebbero / neanche/ un po’: / le cose cominciano a perdere il loro / valore naturale / quando si avvicinano / alle faccende/ umane”.
Anche la nostra Vivian Lamarque ha dedicato affettuose, divertenti, ironiche poesie al suo gatto Ignazio:
“Ipnotizzato da annoiata passione / fissi da ore la lavatrice in funzione / :è la tua televisione”.
Françoise Bobe nel suo libriccino “Un gatto tira l’altro” propone ai bambini dei versi grotteschi e sospesi in un’atmosfera di stupefatta stranezza, il cui pregio maggiore consiste nell’aver antropomorfizzato diversi tipi di micioni e micini con caratteristiche del tutto umanoidi.
Abbiamo così il gatto spelacchiato, la gatta castellana, il gatto di grondaia, il gatto di bronzo, che si innamorano, si arrabbiano, fanno le fusa, combinano guai.
Ecco quindi il Gatto Galante:
“Gatto galante, / coi guanti e il cappello/ gatto elegante e distinto, / con le vibrisse impomatate./ Si inchina con grazia ammaliatrice / per salutare /una sua ammiratrice”
e il Gatto Alì idrofobo:
“Ali non ama l’acqua:/ né l’acqua piovana / che scende dal tetto, / né l’acqua / del laghetto, / non ama le pozzanghere, / non ama gli zampilli / del giardino / e l’acqua della mia vasca / ancora meno. / A volte, / tuttavia, / la punta della zampa / mette a mollo / nell’acqua / nel vaso / dove gira in tondo / il mio pesce /rosso!”
Una piccola galleria di ritratti in rima di quadrupedi senza eccessi e con poche originalità, fedeli solo alla loro felina indipendenza.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Un gatto tira l’altro
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