I fedeli della Chiesa cattolica aspettano sempre con grande enfasi il Giubileo. Cerchiamo, allora, di capire cos’è, cosa significa e quando sarà il prossimo vista la sua importanza riconosciuta in tutto il mondo e rispettata anche da altre fedi religiose in segno di unione e fratellanza.
Iniziamo quindi a rispondere alla prima domanda che spesso ci assale, ovvero cos’è il Giubileo: si tratta di un anno speciale di grazia, il cui la Chiesa cattolica offre ai fedeli la possibilità, se davvero pentiti, di chiedere l’indulgenza plenaria, ossia la remissione della pena temporale dei peccati passati e presenti per se stessi o per un parente defunto.
Cosa significa la remissione della pena temporale? I peccati non vengono rimessi già normalmente con la confessione? La differenza tra confessione (sacramento della Penitenza) e indulgenza è proprio che con la prima viene rimessa la colpa dei peccati, ma permane comunque la pena che può essere scontata in questa vita, dopo la morte nel Purgatorio o rimessa con l’indulgenza.
Come si legge nel Catechismo della Chiesa Cattolica:
"L’indulgenza è la remissione dinanzi a Dio della pena temporale per i peccati, già rimessi quanto alla colpa, remissione che il fedele, debitamente disposto e a determinate condizioni, acquista per intervento della Chiesa, la quale, come ministra della redenzione, autoritativamente dispensa e applica il tesoro delle soddisfazioni di Cristo e dei santi" (CCC, 1471).
Questa possibilità si cela dietro una serie di iniziative messe a punto dalla stessa Chiesa cattolica che si attiva fino a raggiungere le zone più limitrofe, permettendo ad ognuno di partecipare ad una serie di funzioni che hanno l’obiettivo di chiedere aiuto a Dio, invocando il perdono e l’abolizione della pena temporale.
In particolare per ricevere l’indulgenza durante l’anno del Giubileo, sono necessarie alcune pratiche:
- confessarsi per ottenere il perdono dei peccati il giorno stesso o i giorni vicini
- partecipare all’Eucarestia, possibilmente nello stesso giorno
- pregare secondo le intenzioni del Papa
- fare: atti di carità come la visita a malati, carcerati, anziani o la carità verso i poveri, soprattutto devolvendo i frutti dell’astensione da consumi futili (ad esempio l’acquisto di sigarette); atti di fede/preghiera che comprendono pellegrinaggi o visite a una delle Basiliche giubilari di Roma, Terra Santa o in luoghi di culto specifici indicati come idonei per l’ottenimento dell’indulgenza plenaria giubilare.
Cosa significa "Giubileo": dalle origini del nome al senso della ricorrenza
Le origini del Giubileo sono, come è facile immaginare, non proprio recenti: la parola, infatti, deriva dall’ebraico Jobel che significa "caprone". Questo perché era proprio il corno del caprone ad essere utilizzato nelle cerimonie sacre. Inizia così, quindi, quel processo di riconciliazione, conversione e penitenza sacramentale promosso dalla Chiesa cattolica affinché i cristiani si possano avvicinare a Dio e chiedere il perdono per i peccati commessi.
Possiamo definire l’anno del Giubileo come "Anno Santo" o "Anno di Cristo": questo perché, come in parte accennato, si apre e si conclude con una serie di riti sacri, ma anche e soprattutto perché promuove la santità, ovvero una vita lontana dal peccato in compagnia di Dio sull’esempio di Gesù, venuto sulla terra per salvare tutti gli uomini.
La durata di un Giubileo è solitamente di un anno e qualche giorno: l’inizio precede il Natale cristiano e la conclusione coincide con l’Epifania dell’anno successivo, non quello entrante.
Tra i riti maggiormente conosciuti ed emozionanti vi è sicuramente l’apertura della Porta Santa. Questa porta, infatti, viene aperta solo durante l’anno giubilare e a possederne sono le basiliche maggiori di Roma, ovvero:
- San Pietro,
- San Giovanni in Laterano
- San Paolo fuori le mura
- Santa Maria Maggiore
Dietro l’apertura della Porta Santa si nasconde un messaggio simbolico molto importante: durante il Giubileo, infatti, viene offerto ai fedeli e ai credenti un percorso straordinario verso la salvezza e proprio l’apertura di questa porta ne è una testimonianza.
Pertanto a sancire ufficialmente l’inizio del Giubileo è l’apertura della Porta Santa di San Pietro, mentre le altre porte vengono aperte nei giorni successivi e rimangono aperte per tutto l’Anno Santo. Terminato il Giubileo le porte tornano ad essere murate.
Quando ci sarà il prossimo Giubileo?
Forse non tutti sanno che il Giubileo può essere principalmente di due tipi:
- ordinario, quando legato a scadenze stabilite
- straordinario, se indetto perché c’è un avvenimento di particolare importanza.
Il Grande Giubileo del 2000 è stato l’ultimo Anno Santo ordinario mentre il prossimo giubileo sarà nel 2025. Papa Francesco nel 2015 ha indetto un Giubileo straordinario in occasione dei 50 anni dalla fine del Concilio Vaticano II, ma nonostante questo per il prossimo Giubileo si calcola l’ultimo ordinario, salvo diverse disposizioni.
Questo perché anche dietro date e scadenze prefissate c’è una lunga storia che inizia proprio con il Giubileo ebraico: la tradizione fissava ogni 50 anni un anno di riposo della terra. Questo serviva a rafforzare le coltivazioni successive, a restituire i terreni confiscati e a liberare gli schiavi.
In questo modo la società ritrovava il giusto equilibrio tra ricchi e poveri, coloro che detenevano proprietà e i meno fortunati. Successivamente una serie di eventi favorirono l’adozione di un evento simile anche da parte della Chiesa cattolica: i primi segnali sono l’"Indulgenza dei Cent’anni", sotto il papa Bonifacio VIII ma del quale non si hanno notizie certe, e la Perdonanza istituita da Papa Celestino V, anche quest’ultima non documentata ma che ancora oggi è mantenuta in vita per tradizione.
La Perdonanza pare che a quei tempi concesse l’indulgenza plenaria a tutti i confessati e pentiti: era il 29 settembre 1294 e con la Bolla del Perdono Celestino V arrivò nella chiesa di Santa Maria di Collemaggio, nella città dell’Aquila, dando nuova speranza a coloro che riconoscevano di aver sbagliato.
Nel 1300 papa Bonifacio VIII diede vita al primo Giubileo con la Bolla Antiquorum habet fida relatio e fu, successivamente, Papa Clemente ad accorciare la cadenza ordinaria a 50 anni invece di 100, parificando così l’intervallo con il Giubileo ebraico.
Un ulteriore intervento da parte di Urbano VI abbassò ulteriormente i tempi tra un Giubileo cristiano e l’altro, fissando l’intervallo a 33 anni così come la vita terrena di Gesù, mentre grazie a Niccolò V e Paolo II si arrivò ai cosiddetti 25 anni, ovvero gli anni che ancora oggi intercorrono tra un Giubileo ordinario e il successivo.
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Lessico del Giubileo
di Enzo Bianchi
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Giubileo: cos’è, cosa significa e quando sarà il prossimo
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