La Luna, presenza costante nella storia dell’umanità e simbolo suggestivo, è un argomento perfetto per le tesine scolastiche poiché si collega a molteplici contesti disciplinari.
È stata cantata dai poeti, ritratta dagli artisti, pensata dai filosofi che la ammiravano da lontano. Dopo essere entrata a far parte della storia umana, quel memorabile 20 luglio 1969, è divenuta anche materia di studio di storici, scienziati, fisici e illustri accademici.
La luna continua ad attrarre con il suo mistero, evocato da remote lontananze, e ci interroga ponendoci grandi domande sul senso della vita e il destino dell’universo. È un tema dall’indubbio fascino che si presta a svariate riflessioni applicabili agli ambiti più diversi, dalla letteratura alla scienza.
Scopriamo un percorso interdisciplinare sulla luna come argomento di una possibile tesina scolastica.
La luna nella letteratura italiana
La luna cara ai poeti. Nella storia della letteratura i riferimenti alla luna sono molteplici: fu citata dal Sommo Poeta Dante nel secondo canto del Paradiso della Divina Commedia in cui viene descritta con minuzia di particolari l’ascesa della Luna. La luna dantesca mostra più volti e assume più significati: è il faro cosmico che indica il cammino al viandante, ma spesso p anche usata come espediente retorico per indicare diversi gradi di luminosità, infine diventa simbolo stesso del divino. Se amate la filologia dantesca, la Luna rappresenta una vera e propria miniera di significati e misteri.
Celeberrimo poi l’episodio del poema cavalleresco L’Orlando furioso (1516) in cui vediamo il principe Astolfo salire sulla luna a cavallo di un ippogrifo per recuperare il senno perduto di Orlando. Nell’opera Ludovico Ariosto immagina la luna come un mondo speculare alla terra.
I più romantici non possono dimenticare lo struggente canto Alla luna di Giacomo Leopardi che costituisce il fulcro della poetica della rimembranza: “io venia pien d’angoscia a rimirarti”. Sempre Leopardi ha dedicato alla Luna, o meglio alla sua personificazione, una prosa delle Operette morali intitolata Dialogo della Terra e della Luna. La luna è un tema caro al poeta di Recanati, ripreso più volte anche in numerose sue liriche come Il canto notturno di un pastore errante dell’Asia (ricordate l’interrogativo: Che fai tu luna in ciel?); e infine nell’ultimo canto Il tramonto della luna, composto nell’estate del 1836.
Per dare uno sguardo al Novecento: nel 1912 fu pubblicata la novella Ciàula scopre la luna di Luigi Pirandello dove la scoperta della luna, che è il punto culminante della novella, diventa il presupposto per l’apparizione della divinità.
O ancora la poesia Alla nuova luna di Salvatore Quasimodo, che nel 1958 vinse il Premio Viareggio, dedicata alle conquiste dell’uomo nello spazio. Con il termine “luna nuova” Quasimodo faceva riferimento all’ordigno spaziale dello Sputnik, il nuovo satellite creato dall’uomo con l’ausilio della sua “intelligenza laica”.
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Tra i grandi capolavori che recano la parola “luna” nel titolo vi è poi l’ultimo romanzo di Cesare Pavese, La luna e i falò, pubblicato nell’aprile del 1950. Nel libro di Pavese la luna, che ha funzione di simbolo, serve a scandire il ritmo dell’opera e a instaurare il rapporto tra la terra e il cielo.
Infine come dimenticare la luna di Calvino, che inaugura la prima delle Lezioni americane, quella dedicata alla leggerezza. Ma all’affascinante astro luminoso Calvino aveva dedicato anche un racconto, Lettera ad Amelia sui dischi volanti, pubblicato nel 1950 sul giornale L’Unità. Era l’inizio di un’epoca che avrebbe guardato alla narrazione dello spazio come sintesi possibile tra letteratura scienza. Laddove l’indagine scientifica dischiudeva nuove possibilità, la letteratura poneva domande.
La luna nella letteratura inglese
I poeti di ogni tempo e luogo hanno dedicato il loro appassionato omaggio alla luna. Tra questi sicuramente William Shakespeare che nel suo capolavoro Romeo e Giulietta dedica alla luna pagine accorate.
Celeberrimo anche il poema di John Keats dedicato al mito greco di Endimione, il pastore amato dalla dea della luna Selene.
Per l’analisi di una poesia breve si può invece optare sulla lirica Paesaggio lunare di William Wordsworth o sull’ode Alla luna di Percy Bysshe Shelley.
La luna nella filosofia
In filosofia la luna può essere collegata ad Arthur Schopenauer e alla sua metafisica del desiderio. Schopenhauer sostiene che il piacere risiede nel perverso meccanismo di desiderio, suo appagamento e nuova ricerca. L’uomo ha continuamente fame di infinito e il suo desiderio rimane costantemente inappagato: la luna, in questo senso, può essere vista come l’emblema di questo desiderio irrealizzabile.
Il pensiero del filosofo tedesco completa quello di Giacomo Leopardi e la sua visione della luna si intreccia a quella del poeta: tuttavia, se Leopardi vede nel mondo un intrico di dolore, Schopenhauer offre la via per liberarsi dal velo di Maya delle illusioni.
La luna nella storia
Meravigliosa e affascinante la storia della conquista della Luna: la mitica corsa allo spazio. L’avventura si concluse con il celebre allunaggio, quando Neil Armstrong mise piede sul suolo lunare quel fatidico 21 luglio 1969 in cui pronunciò la famosa frase
“Un piccolo passo per l’uomo, un grande passo per l’umanità.”
La missione dell’Apollo 11 ha il sapore, quasi fantascientifico, di una sfida senza tempo. Ancor più interessanti da analizzare sono tuttavia i retroscena della conquista della luna, la Guerra Fredda tra USA e URSS e la situazione geopolitica di quegli anni.
La luna nella scienza
Ancor più vasto è il tema della Luna nella scienza, che può essere analizzato dal punto di vista storico attraverso le teorie cosmologiche, dal sistema teorizzato da Copernico sino alla rivoluzione scientifica di Galileo.
Lo scienziato Galileo Galilei fu il primo a osservare i mondi lontani, attraverso il suo telescopio, scoprendo la luna nel suo aspetto meno letterario e più concreto. Nel 1609 Galilei puntò il proprio cannocchiale sulla luna e inaugurò la “Nuova Scienza”.
Oppure nell’ambito della fisica concentrandosi quindi sull’influenza della luna sui moti delle maree o sulla gravità e la magnetosfera.
La luna nella storia dell’arte
Kandinskij, Monet, William Turner, Marc Chagall, Van Gogh, Magritte, sono alcuni degli innumerevoli artisti che hanno raffigurato la luna nel corso degli anni. Ciascuno di loro ha cercato di coglierne una piccola parte, un riflesso. C’è chi si è concentrato sulla sua lucentezza diafana e chi sul suo lato oscuro: ognuno ne ha dato la sua interpretazione.
Celeberrima la magnifica Notte stellata di Van Gogh che ci mostra il ruotare degli astri e il blu notte del cielo fondersi con il giallo della luna. I più romantici preferiranno i quadri in chiaroscuro di Turner oppure la luna travolta dai flutti marini nel Navigando al chiaro di luna di Claude Monet. Per chi ama abbandonarsi al sogno ci sono anche le falci di luna, quasi surrealiste, di Magritte che vengono poste in capo agli uomini come vettori energetici: forse un invito ad abbandonare la nostra visione antropocentrica.
A ciascuno la propria luna, insomma. Non vi resta che trovare la vostra e, nell’ampio ventaglio di collegamenti, delineare il vostro percorso guida anche da sfruttare per la tesina dell’Esame di Stato.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: La Luna: un percorso interdisciplinare tra filosofia, storia, letteratura, arte e scienze
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