Pellegrini del sole di Jenni Fagan

Jenni Fagan, scozzese e autrice di poesie, selezionata tra i giovani autori inglesi per il suo romanzo d’esordio, propone questo libro dal titolo “Pellegrini del sole” (Carbonio editore, 2017) scritto in modo chiaro e scorrevole, dove il dramma del cambiamento climatico può condurre all’estinzione del genere umano in un contesto di piccole azioni quotidiane costellate di attimi di vita e di emozioni.
Il pianeta Terra e Stella vivono un periodo di forti cambiamenti; la Terra per cause dovute ai cambiamenti climatici, Stella per cause legate ai cambiamenti che avvengono durante il periodo di transizione tra la pubertà e l’adolescenza. Sono cambiamenti importanti che hanno conseguenze impattanti su di loro e sulle persone.
In un ipotetico futuro ben definito, pochi anni rispetto il 2018, i protagonisti vivono in un mondo diverso dall’attuale; lo scioglimento dei poli raffredda l’aria sui mari e la corrente del Golfo non li scalda. Le temperature diminuiscono in modo repentino. L’inizio di una era glaciale.
A dicembre meno 19 gradi fanno ipotizzare persone morte e gravi danni all’ambiente nei mesi successivi.

“[…] Il Marocco stamattina si è svegliato sotto sei metri di neve […]”.

31 gennaio, meno 38 gradi.
Il gruppo di persone che vive nelle case di lamiera parcheggiate vicine si organizza per trascorrere e superare l’inverno in modo da avere minori problemi di salute, alimentari e garantire un quadro di cure di base a ciascun membro. Le condizioni climatiche sono il nuovo nemico, il pericolo che incombe nella comunità, la quale si organizza e mostra determinazione, atteggiamento collaborativo e cooperativo. Non mancano nelle dinamiche di vita, ahimè, vecchie oscure ombre dell’animo umano, difficili da estirpare: la discriminazione e l’odio verso il diverso.
Stella e Dylan sono diversi fisicamente, aspetto che li pone, soprattutto la protagonista minore, nell’impossibilità di godere della vicinanza di amici. Entrambi vivono sul piedistallo che regge chi viene deriso, proprio quella derisione che allontana la persone, lo scherno che fa male, che abbatte coloro che possiedono poca forza e autostima.
19 marzo, meno 56 gradi.
“Pellegrini del sole” è anche un insieme di storie d’amore e segreti celati.
La fuga da una vita di stenti conduce Dylan nelle braccia della tenerezza.
Gli amanti non dichiarati vivono nel timore che svelarsi neghi loro qualcosa o peggio evochi il buio sentimentale. Fragilità, determinazione e momenti audaci porteranno il lettore a sentirsi come una piccola piantina che scava l’uscita nella neve verso il sole.