Victoria
- Autore: Daisy Goodwin
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Sonzogno
- Anno di pubblicazione: 2017
“Victoria” (Sonzogno 2017, traduzione di Alessandra di Luzio) di Daisy Goodwin è la biografia romanzata della vita di Victoria (Alexandrina Victoria, Londra, 24 maggio 1819 - Isola di Wight, 22 gennaio 1901), Regina del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda dal 20 giugno 1837 e Imperatrice d’India dal 1876 fino alla sua morte, redatta dalla scrittrice, produttrice e sceneggiatrice televisiva inglese, la quale ha dedicato alla figura della grande Regina d’Inghilterra anche l’omonima serie televisiva, in onda su laeffe.
“Io non mi sposerò soltanto per compiacervi, Lord Melbourne”.
“No davvero, Maestà. Dovete compiacere solo voi stessa”.
Vittoria era una donna non particolarmente avvenente e piccola di statura, dallo sguardo risoluto e ostinato. Quello di Vittoria fu un grande regno che durò dal 1837 fino al 1901 cioè 63 anni, 7 mesi e 2 giorni. A questo lungo periodo, quasi un secolo di storia inglese, venne dato il nome di “epoca vittoriana”, perché l’Inghilterra attraversò un periodo di stabilità, floridità economica ed espansione commerciale e coloniale. Nello stesso momento il Regno di Vittoria vide anche l’emergere di importanti problemi sociali, si allargò la forbice tra classi ricche e povere e il lavoro minorile, spesso nato a causa di ristrettezze economiche, giocò un ruolo importante fin dall’inizio della seconda rivoluzione industriale. Charles Dickens, (il quale a dodici anni lavorò in una fabbrica di lucidi da scarpe, essendo suo padre in prigione per debiti) con il suo occhio critico seppe raccontare nei suoi romanzi quegli anni fatti di molte contraddizioni. Anni che segnarono l’Ottocento britannico grazie all’intrepida personalità di una figura femminile straordinaria destinata a lasciare un’impronta indelebile nella Storia. Tra intrighi personali e politici, l’autrice delinea con abilità i primi anni di regno della piccola regina, figlia del principe Edoardo, duca di Kent e Strathearn, quarto figlio del re Giorgio III e della principessa tedesca Vittoria di Sassonia-Coburgo-Saalfeld.
“Un giorno sarebbe stata regina. Ora ne aveva la certezza. Suo zio il re era anziano e non godeva di buona salute, ed era troppo tardi perché sua moglie, la regina Adelaide, mettesse al mondo un erede”.
Neanche un mese dopo aver compiuto diciotto anni Alexandrina, detta Drina, alla morte dello zio Guglielmo IV era diventata regina, era stata la baronessa Lehzen a Kensington Palace a comunicare poco dopo l’alba alla giovane la notizia giunta da Windsor. Era arrivato il tempo delle responsabilità, d’ora in poi occorreva destreggiarsi dalle mire di Sir John Conroy, “il fiduciario speciale” di sua madre la Duchessa di Kent.
“Conroy era come quel ragno: aveva tessuto la sua tela imprigionando l’intero palazzo. Sua madre era stata una preda facile, ma lei non sarebbe mai caduta nella sua trappola”.
Quando Vittoria ascese al trono (l’incoronazione avvenne il 28 giugno 1837) il governo era controllato dal partito Whig, che era al potere dal 1830. Il primo ministro Whig, Lord Melbourne, si trovò così ad avere una forte influenza sulla giovane e politicamente inesperta regina, che contava sui suoi consigli. Fondamentale l’incontro con il cugino Alberto principe Alberto di Sassonia-Coburgo-Gotha (il padre di lui era fratello della madre di lei) che Vittoria avrebbe sposato nel 1840.
“Alberto ha terminato i suoi studi ed è diventato un giovanotto assai attraente. Non potresti mai ambire a un marito migliore di lui”.
Da sottolineare infine che la regina Vittoria fino al 2016 è stata la sovrana più longeva, il record di anni sul trono inglese le è stato tolto dall’attuale regina Elisabetta II.
“Vittoria non aveva un’idea chiara di cosa significasse essere regina”.
Victoria
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