Bestie
- Autore: Federigo Tozzi
- Genere: Raccolte di racconti
- Categoria: Narrativa Italiana
- Casa editrice: Garzanti
- Anno di pubblicazione: 2019
Nell’anno accademico 1986/87 dovetti leggere per un esame di letteratura italiana le opere di Federigo Tozzi (autore che all’epoca non riuscii ad apprezzare). Tra queste, mi capitò di avere a che fare anche con i suoi racconti raccolti in Bestie, che ho recentemente riscoperto (nel 2019, sono stati pubblicati dalla casa editrice Garzanti).
Si tratta di racconti veramente inquietanti (o forse, con un termine più preciso, perturbanti), costituiti da brevi o brevissimi ritratti di personaggi tristi, accanto ai quali compare un piccolo animale (rana, girino, volpe), che sembra essere alla stregua di un nume tutelare e compare nella maggior parte dei racconti verso la fine di essi.
Ogni racconto è in fondo poco più di uno schizzo. Tozzi dipinge ogni storia con frasi brevi, spezzate, come se fosse poesia in prosa. Non è un caso (e non va dimenticato) che l’opera è stata scritta negli anni Dieci del Novecento, epoca nella quale era "di moda" la prosa frammentista, sia in Italia che in Europa, e si stava producendo un notevole cambiamento nel campo delle lettere, in concomitanza con le avanguardie artistiche. Se da un lato, Federigo Tozzi, per quanto fosse un autore isolato e a sé stante, non poteva che risentire di questo clima culturale, dall’altro, attraverso abili pennellate, riesce a dare vita a personaggi vicini al suo modo di pensare e indipendenti dalle correnti letterarie dell’epoca, anche attraverso un richiamo a simboli che potevano avere un valore tradizionale più antico.
I racconti di Bestie sono inquietanti, figurativi, con una strana intimità tra uomini e animali. È, in definitiva, un libro bello (ho dovuto ricredermi), ma da leggere con calma.
Bestie
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Un libro perfetto per...
chi ama atmosfere crepuscolari.
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Bestie
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