Il purgatorio dell’angelo. Confessioni per il commissario Ricciardi
- Autore: Maurizio de Giovanni
- Genere: Gialli, Noir, Thriller
- Categoria: Narrativa Italiana
- Casa editrice: Einaudi
- Anno di pubblicazione: 2018
Uscito in libreria nel giugno scorso per i tipi di Einaudi Stile Libero, “Il purgatorio dell’angelo. Confessioni per il commissario Ricciardi ” è un preannuncio di quello che ha già dichiarato più volte l’autore Maurizio de Giovanni e cioè che la serie avente per protagonista il misterioso e introverso commissario dagli occhi verdi sta per terminare.
Ambientato come sempre a Napoli, stavolta siamo nella zona bene di Posillipo; un pescatore, durante il suo lavoro quotidiano di fatica, ritrova casualmente un cadavere che presenta delle gravissime ferite alla testa, che risulta poi essere quello di un sacerdote, padre Angelo. Intervengono Ricciardi coadiuvato dal fedele brigadiere Maione per capire cosa sia successo. Sarà il solito e bizzarro medico legale dottor Modo a fugare ogni dubbio: si tratta di omicidio.
Le indagini tutt’altro che semplici partono da un interrogativo: perché uccidere, con quelle modalità e nel luogo un po’ insolito per lui, un uomo che è guida spirituale e confessore della comunità dei Gesuiti, amato e stimato da tutti. Insomma, quel che si dice angelo di nome e di fatto è stato barbaramente assassinato:
Uno che per mestiere raccoglie i peccati del prossimo alla fine potrebbe pagarne le conseguenze, no?
Il libro reca nel titolo le parole che costituiscono l’ossatura della storia: confessioni e purgatorio dell’angelo. Come sappiamo il purgatorio è un luogo di transizione fra inferno e paradiso e il posto più idoneo per un angelo non è certo questo. Ma nessuno è perfetto, sembra volerci dire l’autore. Allora dovrebbe intervenire la confessione per farci uscire da quel limbo. Non è importante solo l’atto in sé ma anche avere qualcuno a cui confessare qualcosa di profondamene intimo e segreto. Non è sicuramente facile:
Una confessione puoi riceverla ma non contestarla.
Com’è tipico e ormai punto di forza delle narrazioni di de Giovanni, i risvolti psicologici dei protagonisti corrono paralleli, a tratti dominando l’indagine di polizia, e tutti avranno a che fare, ognuno a loro modo, con la riflessione di cui si è parlato sopra. Quindi, c’è il commissario Ricciardi arrivato a un punto di svolta nella sua relazione con la timida e dolce Enrica di cui è innamorato, ricambiato, alla quale dovrà prima o poi confessare di sentirsi diverso dagli altri a causa del ‘fatto’ come lo chiama; quello che per lui “è un morbo che lo divora dall’interno”: vedere e sentire i morti. Abituato a conviverci ma soprattutto a convivere con la sua solitudine, ha il timore di essere mal visto e rifiutato proprio dalla donna che ama. Poi c’è il brigadiere Maione, alle prese con un’altra indagine, forse stavolta ancora più interessante e coinvolgente della principale, che dovrà confessare prima a sé stesso e poi a sua moglie, di non aver ancora elaborato il lutto per la morte del figlio Luca, anche lui poliziotto, morto in servizio.
Altra caratteristica che si ritrova nei precedenti lavori di Maurizio de Giovanni è l’antefatto che, come Pollicino lascia i sassolini per ritrovare la strada, così fa con i propri lettori, cioè dissemina qua e là degli indizi utili alla risoluzione dell’enigma attraverso dei capitoli appositi.
Tutte le emozioni fin qui descritte, espressione dell’animo umano, sono rappresentate dal carattere in corsivo, vero e proprio interludio, in questo caso rappresentato da un fiore con le spine: la rosa, tipica di maggio, mese in cui è ambientata la vicenda, che passa di mano in mano fra persone che a volte solo si sfiorano senza conoscersi, a volte si incontrano e non si lasciano più e i cui destini sono irrimediabilmente legati, proprio come accade ai personaggi dell’opera.
Tra i comprimari è giusto accennare a Nelide, la nuova domestica di Ricciardi, che assume un ruolo quasi decisivo, segno che qualcosa di grosso c’è nell’aria da parte dello scrittore per il gran finale. Ultimo ma non per importanza è il capoluogo campano che ha la valenza di un interprete principale, se non anche di più: Napoli è viva perchè il suo Autore le ha dato un cuore che pulsa.
Il purgatorio dell'angelo. Confessioni per il commissario Ricciardi
Amazon.it: 14,25 €
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Il purgatorio dell’angelo. Confessioni per il commissario Ricciardi
Lascia il tuo commento
Non ho letto il libro, l’ho divorato! Adesso non resta che attendere , ma so già che, dopo che avrò letto anche il prossimo libro continuerò a desiderare un altro e un altro ancora. . . .
L’autore Maurizio De Giovanni sforna una nuova avventura del commissario Ricciardi.
Maggio, anni ’30 - Posillipo: chi ha ucciso padre Angelo, un gesuita tra i confratelli più amati, un sant’uomo a detta dei superiori della comunità ecclesiastica, docente di generazioni di sacerdoti?
Ad indagare il commissario Ricciardi trent’anni col senso di colpa verso la sua amata Enrica, per le illusioni che le lascia coltivare sull’avvenire che non puo’ darle a causa delle continue allucinazioni di morti grondanti sangue che, ogni giorno, gli ricordano la sua condizione.
A distoglierlo da questa tormentata relazione il delitto di padre Angelo, tra i più efferati, il religioso colpito alla testa mentre stava in ginocchio.
Padre Angelo riceveva le confessioni della piú alta società cittadina.
Ma è sul sacramento della confessione che ruota tutto il romanzo,
Parallelamente a questa indagine il brigadiere Maione, afflitto per la perdita del figlio anni prima a causa di una coltellata ricevuta in servizio, avrà a che fare con dei rapinatori inafferrabili. Sarà coadiuvato nella cattura dei delinquenti dal giovane Felice Vaccaro, simpatico e fin troppo intraprendente.