L’Impero. La spada e l’onore di Anthony Riches

Novembre, 181 d. C. Il re riconosciuto dei britanni sta cacciando nella foresta insieme a cinque dei suoi più fidati uomini, nel territorio amico oltre il vallo artificiale voluto dai romani. All’improvviso il sibilo inaspettato di una freccia colpisce uno dei suoi uomini, forse il più coraggioso e valoroso. Istantaneamente altri dardi colpiscono irrimediabilmente la sua scorta ed egli rimane solo, pronto a morire. I secondi passano ma la morte non arriva ed allora Calgus si prepara a combattere l’ultima battaglia estraendo la preziosa spada. Dalla vegetazione spuntano quattro uomini, quattro romani. Li comanda un uomo incappucciato dalla parlata colta ed aristocratica. Propone allo stupito barbaro un patto in cambio della sua stessa vita e di onori incommensurabili. Una proposta inquietante, un premio inaspettato ed irraggiungibile: “Un aquila, l’insegna di una legione imperiale”. Chi è il misterioso incappucciato? Vuole forse tradire i legionari romani?

Febbraio 182 d.C. L’ufficiale romano cerca di dare fiducia ai suoi pochi uomini disperati. Intima di serrare le fila per opporre resistenza all’assalto che i terribili barbari in spaventoso sovrannumero si accingono a sferrare. Sono abbastanza vicini da poterli scorgere “..i capelli cosparsi di calce rigidi sulle teste, motivi blu a spirale disegnati sui volti e gioielli scintillanti nella luce pallida; …” Il terrore si dipinge sui volti dei legionari che sanno di dover morire, sanno di avere ancora pochi istanti di vita! L’ufficiale chiama a sé anche i due avventori che si sono trovati malauguratamente in quella orribile situazione. Uno dice di chiamarsi Rufio ed è un vecchio soldato, l’altro, giovanissimo, estrae una lunga spada da cavaliere e si presenta come: Marco Valerio Aquila. Lo scontro si rivela subito di un’ inaudita ed orrenda violenza ma l’ufficiale riesce comunque ad accorgersi dell’abilità e del coraggio dei due uomini al suo fianco. Il ragazzo, in particolare, riesce a destreggiarsi tra in nemici utilizzando contemporaneamente due spade. Da quel giorno Marco sarà chiamato “Due spade”! Quando ormai la sparuta fila di legionari sta per soccombere altri soldati di Roma sopraggiungono in loro aiuto e riescono a salvarli: si tratta della mitica coorte dei Tungri. E’ stato solo un caso o qualcuno ha voluto salvare Marco e Rufio?

Questa è la bellissima storia di Marco che giunge in Britannia per sfuggire alla persecuzione dell’imperatore Commodo che ha sterminato sanguinosamente la sua famiglia. Con l’inaspettato aiuto di un misterioso legato riesce ad arruolarsi nella famosa legione di stanza nei pressi del vallo ed a far parte della coorte dei Tungri. Riesce subito a farsi ammirare e rispettare dai compagni assumendo anche posizioni di comando e diventando centurione. Tuttavia la maledizione partita da Roma sembra accanirsi anche qui. Che qualcuno mandato dal perfido imperatore lo abbia identificato? Con l’aiuto e l’amore di una forte e bellissima giovane saprà affrontare le prove della vita e del destino. Malgrado la corruzione dell’impero e dei malvagi regnanti riuscirà ad essere consapevole dell’eternità di Roma, della grandezza della sua tradizione, dei suoi valori e dei suoi impareggiabili ideali.

Anthony Riches è laureato in Storia ed ha custodito per dieci anni il manoscritto di questo libro prima di vederlo pubblicato.
La saga di “Empire”, di cui questo romanzo pubblicato da Newton Compton rappresenta il primo capitolo, ha visto succedersi altri quattro romanzi, appena usciti nel Regno Unito.