La via del male
- Autore: Grazia Deledda
- Genere: Romanzi d’amore
- Categoria: Narrativa Italiana
"La via del male" fu pubblicato per la prima volta nel 1896 ed ebbe ben quattro redazioni a stampa, rimase in lavorazione per 20 anni, arrivando a noi perfezionato, ricco di riferimenti alla cultura e alle tradizioni sarde.
La giovane Maria Noina è figlia di una ricca famiglia di allevatori nuoresi, per lei si prospetta un buon matrimonio. È una ragazza avida e superba, risoluta e concentrata sugli affari di famiglia e sui propri. Nonostante disprezza le umili origini dei suoi servitori, non può però rimanere indifferente alla corte del giovane Pietro Benu, fedele servitore presso la sua famiglia.
Inizialmente Maria lo respinge, ma mossa dalla gelosia, si abbandona ad una pericolosa passione a cui rimarrà legata per sempre, pur scegliendo un altro uomo di origini molto meno modeste, come sposo. Costui, un ricco proprietario terriero, riesce a conquistare se non l’amore, di sicuro le attenzioni di Maria.
Francesco Rosana, all’indomani delle nozze, proprio durante la luna di miele, rimane però segnato da un tragico destino. Il giovane infatti in una sera, durante il soggiorno in una tancas, si allontana alla ricerca dei suoi buoi e viene assassinato.
Maria prima impaurita, poi animata di coraggio, affronta il lutto e si rassegna alla perdita del novello sposo. Trascorre cinque anni come vedova a casa dei genitori, finché nel suo cuore non si insinua, ancora e con più vigore, la figura di Pietro Benu. Egli nel frattempo è divenuto abile mercante di bestiame.
Maria vinta dai sentimenti, riapre la strada, un tempo interrotta, verso il servo e la passione selvaggia li trascina verso l’unione. Ma il tempo rivela verità tenute nascoste, colpe da espiare che incatenano per sempre i nostri due pellegrini oramai erranti sulla via del male.
La trama di questo romanzo è stata più volte modificata dall’autrice, ed anche lo stesso titolo che originariamente era "L’indomabile" solo in seguito diventa "La via del male".
La Deledda ne riscrive alcune parti e insisteranno i dubbi anche sul finale della storia. In una lettera scritta nel 1905 al traduttore francese Georges Hérelle, in cui parla di alcune modifiche da apportare agli ultimi capitoli, ipotizza infatti un finale diverso per "La via del male".
Ricorrenti tra le pagine, i riferimenti alla cultura sarda, ai costumi, ai personaggi, spettacolari le narrazioni dei paesaggi, la descrizione della festa nunziale, i riti funebri, le vendemmie, la vita negli ovili, i pellegrinaggi per onorare i santi nelle festività.
Ho molto apprezzato la poetica narrativa deleddiana, ancora più spiccata rispetto ad altre sue opere, la descrizione introspettiva dei personaggi.
Questo romanzo, a cui l’autrice deve aver tenuto molto, tanto da renderlo un testo speciale, è ancora poco conosciuto, ma merita di certo un posto di rilievo nella classifica delle opere deleddiane.
La via del male: (Edizione integrale)
Amazon.it: 5,99 €
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: La via del male
Lascia il tuo commento