Nulla si distrugge. Un’avventura del commissario Bordelli
- Autore: Marco Vichi
- Genere: Gialli, Noir, Thriller
- Categoria: Narrativa Italiana
- Casa editrice: Guanda
- Anno di pubblicazione: 2023
Guanda edita nella Collana “Guanda Noir” la dodicesima avventura del Commissario Franco Bordelli in Nulla si distrugge (2023) scritta da Marco Vichi, autore toscano nato a Firenze nel 1957 e residente nel Chianti.
Non è forse vero, care lettrici e cari lettori, che:
Per noi stessi, siamo tutti eroi del nostro tempo?
Di ciò ne era fermamente convinto Franco Bordelli, ex commissario della questura di Firenze in pensione, “sbirro sognatore”, che si illudeva di migliorare il mondo, di arginare il Male, di combattere l’anima nera del mondo. Erano questi tempi inquieti, siamo alla fine della primavera del 1970, a cui tutti si erano quasi abituati.
Chissà quando sarebbe finita quell’epoca di disagio giovanile, fratture insanabili, contrapposizioni violente, e chissà una volta passata la tempesta cosa sarebbe successo. Bordelli che aveva fatto la Guerra di Liberazione nel Reggimento San Marco, sapeva che il regime fascista non sarebbe per fortuna più tornato, ma la volontà fascista poteva essere declinata in molti altri modi.
Il fascismo poteva anche nascondersi dietro le facce e gli emblemi della democrazia…
Nella sua grande casa colonica, all’Impruneta, vicino al bosco, luogo di scorribande di Blisk, enorme cane bianco che un bel giorno era apparso dal nulla e aveva deciso di vivere accanto a uno sbirro, Bordelli si ritrovava a pensare al passato. Infatti, era innata in lui quella passione che lo spingeva a cercare di sciogliere i garbugli, ora che era andato in pensione, aveva il tempo di riprendere il filo del passato. Andando avanti, confidando di riuscire nell’impresa, con la ferrea volontà di vincere ma sapendo che era possibile anche la sconfitta.
Adesso Bordelli si era intestardito nel voler risolvere un caso di omicidio del 1947, che da ventitré anni gli mordeva le orecchie. Un ragazzo di venticinque anni, figlio di un industriale con una forte simpatia per il fascismo, era stato ucciso a coltellate.
“Vendetta rossa” o omicidio passionale?
Aiutato dal fedele vice commissario sardo Piras, “il commissario fuorilegge”, svolgeva indagini senza averne diritto, perché Bordelli, pensione o non pensione, era intenzionato a fare lo sbirro, anzi ne sentiva il bisogno. Non bastava la relazione appassionata con la giovane e bellissima Eleonora, le cene con gli amici o le letture dei suoi autori preferiti in poltrona mentre fuori soffiava il vento. La sua vita era sempre quella, la pensione per uno come l’ex commissario non aveva senso. Irresistibile la malia per la Questura di Firenze, per quel “santuario degli sbirri”, testimone di tutta quella sofferenza e di tutto quello squallore, che emergono sempre dietro a ogni omicidio. Mai come in questa nuova avventura Franco Bordelli avrebbe sperimentato sulla propria pelle come la vita fosse imprevedibile:
Il passato poteva risvegliarsi da un momento all’altro.
Quanto mai empatica la figura di Bordelli, pensionato che non vuole rassegnarsi a tirare i remi in barca, abituato a osservare da vicino la meschinità umana. In queste pagine che scorrono velocemente, è una bambina dapprima scomparsa e poi ritrovata lo strumento del Caso o del Destino (scegliete voi), che porta Bordelli a dover scoperchiare il sarcofago del passato, anche per aiutare un vecchio amico (ri)apparso all’improvviso. Questa volta Franco avrebbe dovuto compiere un viaggio indietro nel tempo e nel dolore. E non sarebbe stata un’impresa facile. Se è dunque vero che “l’uomo era composto di carne e di racconti”, nulla si distrugge.
Lo sapevo, lo sapevo. L’ho sempre saputo.
Nulla si distrugge. Un'avventura del commissario Bordelli
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