Pioggia. La saga Blackwater VI
- Autore: Michael McDowell
- Genere: Horror e Gotico
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Neri Pozza
- Anno di pubblicazione: 2023
Pioggia è il sesto libro della saga di Blackwater, scritta e ideata da Michael McDowell, pubblicata da Neri Pozza.
L’ultimo della serie, dunque, lì dove i giochi sono ormai chiari, e il soprannaturale esercita un ruolo centrale, di grande malia.
Il precedente, intitolato La Fortuna, si conclude con la presunta morte di Frances, che accompagnata dalla madre Elinor, si getta nel fiume, ricongiungendosi definitivamente con la sua seconda figlia, Nerina, creatura marina degli abissi, tanto oscura quanto incomprensibile.
L’ultimo volume si intitola Pioggia, proprio perché ormai tutti i personaggi che avevano costituito la precedente saga , vanno, pian piano, scomparendo. Così come la pioggia che finora era rimasta abbastanza nel vago, torna ad avere un ruolo distruttivo di primo piano.
Il romanzo si apre con le figure di Sister, sorella di Oscar, e di Queenie che insieme si sorreggono una con l’altra nell’affrontare la quotidianità.
Sister per paura di affrontare il marito Earlie, che un tempo aveva voluto sposare con tutte le sue forze pur di mettersi contro la volontà materna, è costretta a letto, i suoi arti si sono atrofizzati e lei non può più alzarsi per vivere una vita normale.
Diventa uguale alla madre Mary-Love in tutto per tutto, senza accorgersene e non volendolo. Fortuna che c’è Queenie, che dopo la morte di James, è rimasta sola, senza più nessuno di cui occuparsi se non Sister:
Forse erano soltanto questo: due signore attempate intente a spettegolare, spettegolare all’infinito, in una stanza da letto affacciata sul retro di una vecchia casa in un angolo remoto dell’Alabama.
Queenie non si stanca mai di accudire Sister, ne subisce i malumori, e le sue angherie; senza mai commentare o avere un qualche atteggiamento di ribellione:
Queenie era la schiava e la spia di Sister. Era un galoppino e una staffetta.
Che succederà alle due donne, una volta che una delle due perirà?
La patina del tempo trascorso si è ormai calcificata sulla vita e sulle case dei Caskey, che ora sono sì immensamente ricchi, ma le nuove generazioni premono per affermarsi. In particolare Liliah, la figlia di Frances e Billy, è una ragazzina molto sveglia, accudita da Miriam, a cui sembra sempre più assomigliare:
Liliah aveva tredici anni, frequentava la terza media, ed era più simile a Miriam che a chiunque altro: di una bellezza legnosa, fiera del suo rango, affascinata dai gioielli e dai beni terreni, piuttosto sprezzante dei coetanei. In altre parole, era la zia fatta e finita. C’era già una certa intesa tra loro, in virtù della collezione di gioielli di Miriam, che Liliah bramava appassionatamente.
Quale sarà il destino della piccola di famiglia?
Intanto l’unico sopravvissuto, il capostipite Oscar, sta declinando anche lui notevolmente.
È quasi cieco, e lo diventerà poi totalmente, ma inizia a porsi molti dubbi circa la moglie e tutta la ricchezza che hanno accumulato negli anni. Se era stato facile da ingannare all’inizio, perché preso dall’innamoramento e dal lavoro; ora, preda di una maturità senile, che gli conferisce una certa saggezza, molte domande lo attanagliano:
E tutto questo – questa casa, la segheria, Gavin Pond Farm e tutti i parenti ricchi sfondati che abbiamo adesso, i pozzi di petrolio, i titoli, le azioni, le quarantamila cassette di sicurezza di Miriam zeppe di gioielli e questo stuolo di domestici, e io e te, stesi qui al buio, Elinor – è stata opera mia perché ti ho salvata, oppure è merito tuo, perché sapevi che sarei arrivato e mi aspettavi al varco, come diceva mia madre?
La risposta non sarà così scontata.
Mentre i personaggi vanno riducendosi di numero, la città di Perdido è sotto una pioggia battente. La diga, costruita tanti anni fa, sotto il parere contrario di Elinor, reggerà? Se per caso si aprirà una crepa che accadrà? E intanto continua a piovere, per giorni e giorni…
Tornano:
Giorni foschi, qualcosa di terribile incombe su Perdido, i suoi abitanti e i suoi fiumi. Il tempo delle profezie è ormai giunto.
Ma Elinor ha sempre affermato che fino a che lei sarà viva, Perdido non avrà da temere nulla. E ora, invece?
Con Pioggia si conclude una lunga saga, durata ben sei volumi. Devo dire che, Neri Pozza ha svolto, nella ripubblicazione di questa saga, un notevole e pregevole lavoro sia di impaginazione che di grafica dei singoli volumi, sia nella comunicazione pubblicitaria atta a valorizzare un’opera che nel suo genere si distingue sicuramente sia per qualità di scrittura che di contenuto.
La lettura di questo volume è triste e malinconica, per il lettore che ha seguito con pazienza e curiosità tutti i personaggi che animano la saga.
Il lettore è ormai divenuto parte della famiglia Caskey e assistere al loro destino, al loro definito dipartire attira una certa malinconia, un senso di distacco che fa male.
È solo un’opera letteraria, ma è concepita e scritta così bene, che al lettore non resta che affezionarsi alla storia.
Ci si identifica con i vari personaggi, con le loro vite, con i loro misteri e i loro segreti. E quando tutto finisce, ci si sente svuotati, come se qualcosa sia andato via per sempre. Nel complesso ho apprezzato l’opera in toto, e ne consiglio la lettura ai lettori amanti del genere gotico, che viene trattato sempre con sapienza e arguzia letteraria. È un soprannaturale che si svela poco a poco, che incuriosisce, che viene svelato con parsimonia, ma sempre e differentemente presente.
Non resta che dire addio a una saga che ha riscosso un meritato successo, ed augurarci che altre opere dello stesso livello di questo autore vengano presentate all’affezionato pubblico italiano. Quindi, arrivederci signor Michael McDowell!
Ci restano intanto le sue pagine, caratterizzate da un senso di mistero e di potenza narrativa ineguagliabile.
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Un libro perfetto per...
A chi ama il genere gotico, e in particolare la saga di Blackwater.
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Pioggia. La saga Blackwater VI
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